Giornata droghe: a Rimini il primo Riconoscimento dopo il Covid-19

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162 persone a fine programma ricorderanno Sandra Sabattini

RIMINI – Sabato 26 giugno si celebra la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

A Rimini per l’occasione, presso il Campo Don Pippo di via Santa Cristina,  gli ospiti delle Comunità Terapeutiche della Comunità Papa Giovanni XXIII si ritroveranno per un momento di festa a partire dalle ore 12.

Sono più di 160 di le persone che nell’anno 2020 e nel primo semestre del 2021 hanno concluso il percorso terapeutico nelle strutture dell’associazione di Don Benzi. Di questi, 88 hanno svolto il percorso in strutture della Papa Giovanni in Italia; una settantina provengono dalle realtà terapeutiche situate in Albania, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Croazia.

Il momento di festa è una ricorrenza annuale con cui l’associazione di Don Oreste Benzi conclude i percorsi delle sue 34 comunità terapeutiche. L’evento è stato posticipato da dicembre scorso a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

Il momento partecipato si concluderà con una messa celebrativa presieduta dal Vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti.

Durante gli appuntamenti del pomeriggio verranno letti alcuni brani tratti dal Diario di Sandra Sabattini, la giovane della Comunità Papa Giovanni XXIII che verrà beatificata il prossimo 24 ottobre.

Sandra Sabattini infatti, morta alla giovane età di 22 anni a causa di un incidente stradale, era stata operatrice nella comunità terapeutica di Trarivi, frazione di Montescudo (RN).

Il programma della giornata prevede:

– Ore 12.00, momento di raccoglimento introduttivo

– Ore 12.30, pranzo condiviso

– Ore 14.30, Happening dell’Interdipendenza con musica,
testimonianze, recitazione e la premiazione del concorso “PrimaVera Poesia”.

– Ore 16.00, Eucarestia del Riconoscimento celebrata dal Vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti.

Spiega Bartolomeo Barberis, referente per la Comunità Papa Giovanni XXIII :  «Ogni anno entrano in media nelle nostre case circa 300 persone vittime delle dipendenze. Circa 200 di queste fanno uso di droghe, per lo più eroina, anche se la maggior parte dei nostri accolti sono stati poliassuntori, abituati cioè ad assumere vari tipi di droga in base alla possibilità del momento. Una cinquantina, circa un quarto, sono gli alcolisti».

L’evento è ad accesso riservato in ottemperanza alle misure di sicurezza contro il Covid-19 e verrà trasmesso in diretta su youtube.