Il progetto è realizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Alma mater
BOLOGNA – Mobilità solare, politiche urbanistiche innovative, tecnologie verdi d’avanguardia, economie più gentili con l’ambiente: sono innumerevoli i fronti della ricerca scientifica che stanno affrontando la sfida del nostro secolo, il riscaldamento globale. Alcuni di essi saranno i protagonisti della Giornata del clima, che si celebra domani, venerdì 21 aprile, il programma giunto quest’anno alla sua quinta edizione, realizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Alma mater, per portare gli scienziati che combattono il cambiamento climatico direttamente a contatto con gli studenti di Bologna. Per far loro capire che l’ambiente si rispetta con scienza e consapevolezza.
La Giornata, organizzata dallo ShowRoom Energia e Ambiente, il centro del Comune di Bologna dedicato alla didattica ambientale su energia e rifiuti, nasce per fornire ai cittadini, fin dalle scuole, gli strumenti per capire come affrontare il surriscaldamento globale, l’impegno più in vista nell’agenda del pianeta.
L’evento, dedicato alla celebrazione dell’Earth day, si snoda in alcune scuole superiori dove gli scienziati bolognesi presenteranno in maniera informale le loro linee di ricerca. Al Liceo Sabin si parlerà di come ripensare le città: Luca Ciacci (Dip.to Chimica Industriale) consentirà infatti di trasformare la nostra visione delle città, intendendo gli spazi urbani come vere e proprie miniere, luoghi da cui estrarre metalli preziosi da rimettere in circolo per evitare così l’impatto delle vere attività minerarie; Esther Sanyé-Mengual (Dip.to Scienze agrarie) si occuperà invece di come rivitalizzare gli spazi liberi del tessuto urbano con pratiche innovative di agricoltura sostenibile in città, con immediati benefici sul consumo di risorse. All’ITI Aldini Valeriani Sirani, Francesco Basile (Dip.to di Chimica Industriale) illustrerà con oggettività una tecnologia dibattuta ma in grado di evitare scarti e recuperare energia (la combustione di biomasse), mentre Claudio Rossi e Cristiano Fragassa (Dip.to Ingegneria Energia Elettrica e Informazione) mostreranno il funzionamento delle possibili auto del futuro capaci di muoversi con motore elettrico o, addirittura, con l’energia solare.
All’Istituto salesiano è di scena l’avventura scientifica di Luca Vittuari (Dip.to Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali) che all’interno di un grande progetto di ricerca sta cercando il punto della calotta antartica con il ghiaccio più antico della Terra per capire così la storia passata del pianeta e riuscire a far proiezioni sul clima del futuro; l’economista Nicolò Barbieri (Scuola di Scienze Politiche e e Dipartimento di economia e management dell’Università degli Studi di Ferrara) descriverà invece il nuovo paradigma dell’economia circolare che si pone l’obiettivo di minimizzare gli scarti rilasciati nell’ambiente. Infine, al Liceo Arcangeli, Annarita Ferrante (Dip.to Architettura) spiegherà come è possibile rinnovare il parco abitativo, realizzando edifici a consumo energetico quasi nullo.
“Quando parliamo di futuro – dichiara il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini – parliamo anche di sostenibilità: non come una tra le tante opzioni disponibili, ma come una necessaria e responsabile strategia di sviluppo. Il nostro Ateneo è impegnato su più fronti in questa direzione, sia nelle tante attività di ricerca che portiamo avanti, sia nell’applicazione concreta delle politiche ambientali con il progetto Unibo Sostenibile. Parlare di questi temi è importante e necessario, ed è fondamentale farlo partendo dalle scuole, rendendo protagoniste le giovani generazioni”.
“La Giornata del Clima rappresenta l’occasione per portare anche nelle scuole superiori di Bologna una riflessione che mette al centro la conoscenza e la ricerca come strumenti per costruire un futuro migliore per la nostra e per tutte le città della Terra – dichiara Valentina Orioli, assessore all’Urbanistica e Ambiente di Bologna – Bologna rappresenta un luogo ideale per maturare progetti sui temi dell’adattamento ai cambiamenti climatici, grazie alla presenza dell’Università e in generale di un ambiente assai vivace ed attivo. Ne sono la dimostrazione sia il lavoro di implementazione del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici intrapreso dal mese di marzo – con la presentazione di 60 proposte progettuali da parte di ricercatori, imprese, associazioni di cittadini, sia la scelta di Bologna quale co-coordinatrice della partnership dell’Agenda Urbana europea dedicata a Sustainable land use and nature-based solutions, recentemente ratificata dalla Commissione Europea, uno stimolo per continuare nell’impegno a promuovere la conoscenza e la ricerca, rivolgendosi in primo luogo ai giovani”.