La proclamazione è avvenuta alle 21.30 di ieri sera, mentre fin verso la mezzanotte dovrebbe durare lo spoglio delle schede per il Consiglio provinciale, che prevede anche il conteggio delle preferenze tra i 18 candidati (6 per la lista 1 “Terre Reggiane”, 12 per la lista 2 “Centro Sinistra in Provincia”), nonché la ripartizione proporzionale con metodo D’Hondt dei 12 consiglieri previsti per la Provincia Reggio Emilia sulla base del numero di abitanti. In entrambe le precedenti tornate elettorali (il Consiglio, che ha durata biennale e non quadriennale come il presidente, ha infatti anche affrontato elezioni di midterm nel 2016) il Pd ottenne 10 consiglieri, Terre Reggiane 2.
Il nuovo presidente della Provincia Giorgio Zanni, 30 anni, è sindaco di Castellarano dal giugno 2016, quando si candidò alla guida della lista civica Bene comune. Laureato in economia aziendale, prima di diventare sindaco era stato assessore comunale per un paio di anni. Per Zanni hanno votato 298 dei 403 votanti (il 73,94%), esprimendo 52.088 voti ponderati, pari al 74,55%. Si tratta di percentuali in linea con quello ottenute nel 2014 da Giammaria Manghi, che fu eletto primo presidente della ‘nuova’ Provincia di Reggio Emilia con il 76,32% di voti unici ed il 75,62% di voti ponderati.
Si è invece registrato un lieve calo di affluenza rispetto alle elezioni del 2014, le prime delle ‘nuove’ Province ridisegnate dalla Legge 56/14, per altro comprensibile con il fatto che allora si votò di domenica, non in un giorno feriale come deciso quest’anno dal Governo. Oggi hanno infatti votato 403 sindaci e consiglieri comunali su 609 aventi diritto per le presidenziale, 404 per il Consiglio, con percentuali rispettivamente del 66,17 e del 66,33% (contro il 76,32 e il 77,5% del 2014). Il primo a votare, questa mattina alle 8.10, è stato Fabrizio Ghidorzi, consigliere comunale di Castelnovo Sotto.
Come funzionano le elezioni delle ‘nuove’ Province. Sulla base della Legge 56/2014 le elezioni, di secondo grado, avvengono attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l’elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprime infatti un voto con un valore inferiore rispetto all’elettore di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza ‘vale’ 34 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di Vetto, 59 se di Rolo o Casina, 109 se di Cavriago o Gualtieri, 171 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.
(foto della proclamazione avvenuta ieri sera da parte del presidente dell’Ufficio elettorale, il segretario generale Alfredo Tirabassi)
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