“Giardini d’Estate”: questa sera concerto di Nico Menci e del suo gruppo

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Il 2 agosto alle 21, ingresso gratuito con prenotazione, il musicista bolognese propone le sonorità di Rio de Janeiro 1870 e rende omaggio al maestro Ray morto a marzo a New York

MODENA – Domenica 2 agosto alle 21, ai Giardini Ducali di Modena, Nico Menci e il suo gruppo sono i protagonisti del terzo e ultimo concerto del Modena Jazz Festival 2020, nell’ambito dei “Giardini d’Estate” a cura di Ert, nell’Estate modenese del Comune, con sostegno di Fondazione di Modena e Gruppo Hera.

Ingresso gratuito, posti distanziati e numerati, prenotazione obbligatoria via e-mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com), alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 – 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, anche al botteghino ai Giardini Ducali (da un’ora prima dello spettacolo).

Il live, a cura degli Amici del Jazz di Modena, si intitola “Nico Menci in Choro Group Remember Ray Mantilla” e vede sul palco il leader Nico Menci alle tastiere; Danilo Mineo e Fred Guarneri alle percussioni; Martino Bisson a sax e flauto.

Il concerto prende spunto dal Choro, una musica brasiliana nata intorno al 1870 quando i suonatori di musica popolare di Rio de Janeiro – allora capitale economica e culturale del Brasile – cominciarono a eseguire, in forma “brasilianizzata” e con una forte influenza dei ritmi di origine africana, il repertorio di danze europee che erano in voga nei salotti dell’élite del XIX secolo. Da allora, l’universo musicale del Choro ha sempre abbracciato diversi ritmi e stili, tra cui polka, valzer, baião, frevo, maxixe e tango brasileiro e ha contribuito allo sviluppo di samba e bossa nova.

Insieme al suo gruppo, il pianista bolognese Nico Menci ripropone questi suoni, con una dedica speciale al suo maestro, il percussionista Ray Mantilla, scomparso il 21 marzo a New York. Mantilla, che ha suonato molto in Italia, era particolarmente affezionato a Bologna e a Modena dove si è esibito per anni con grande successo. Un sound di contagiosa contaminazione tra la tradizione delle radici – la lezione delle icone della salsa Eddie Palmieri e Ray Barretto – e l’evoluzione del jazz, da Charles Mingus e Max Roach fino a Gato Barbieri. Storico partner di quei musicisti, Ray Mantilla è stato un vero istrione, un inarrestabile virtuoso di congas e timbales.

Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni dei decreti anti Covid – 19 (mascherine, distanziamento, disinfettanti…) con l’assistenza sul posto del personale di sala e informazioni sul sito internet di Ert (www.modena.emiliaromagnateatro.com).

I Giardini d’Estate tornano venerdì 7 agosto con il collettivo Sotterraneo che porta in scena “Shakespearology”, un’intervista impossibile a William Shakespeare affidata all’attore Woody Neri. Il programma dell’Estate modenese è online sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).