Sabato 24 ottobre a Vigarano Mainarda (Ferrara) tributo allo storico “Basso-Valdambrini Quintet” – TUTTE LE DIREZIONI IN FALLTIME 2020
VIGARANO MAINARDA (FE) – Nonostante le restrizioni causate dalla pandemia, prese le necessarie cautele (distanziamento, numero limitato di presenti, mascherine e via dicendo), la rassegna Tutte le Direzioni in Falltime 2020 del Gruppo dei 10 arriva alla seconda tappa autunnale e tocca, a pieno titolo, uno dei capitoli più significativi della storia del jazz italiano.
Sabato 24 ottobre allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara) si esibirà l’“Italian Standard Quintet”, tributo a Basso & Valdambrini, gruppo capitanato dalla giovanissima, ma già apprezzatissima tenorista Sophia Tomelleri (figlia del clarinettista Paolo Tomelleri, altro pilastro del jazz italiano), con Cesare Mecca alla tromba, Tommaso Perazzo al pianoforte, Carlo Bavetta al contrabbasso e con ospite speciale della serata Gianni Cazzola alla batteria.
Lo spettacolo inizia alle 20.30 (cena e a seguire la musica). Per informazioni e prenotazioni: Spirito, via Rondona 11/5, Vigarano (Ferrara), 0532.436122 e 339.4365837. Tutte le informazioni degli eventi in programma si potranno trovare anche sulla pagina Facebook de Il Gruppo dei 10 e sul sito www.ilgruppodeidieci.com.
“Italian Standard Quintet” è il nome scelto da Gianni Cazzola per una delle sue più recenti e più interessanti formazioni musicali, la cui guida è stata appunto affidata a Sophia Tomelleri. Insieme alla leggenda della batteria jazz, musicista apprezzato a livello internazionale e alla saxofonista milanese, sul palco troviamo altri giovani talenti, come Cesare Mecca alla tromba e Carlo Bavetta al contrabbasso. Al loro innato “feeling” musicale in continua evoluzione, se pur sempre con un occhio di riguardo e di rispetto verso la tradizione jazz, si affianca poi al pianoforte Tommaso Perazzo.
Per la serata, già prevista durante la rassegna estiva e poi rinviata a causa del lockdown, il quintetto propone un repertorio che attinge dalla vastissima tradizione del jazz d’oltreoceano, ma anche dalle composizioni, tuttora freschissime, che hanno caratterizzato il jazz italiano degli anni ‘50 e ’60, con particolare riferimento al “Basso-Valdambrini Quintet”, formazione storica in cui ebbe inizio la lunga e brillante carriera di Gianni Cazzola.
Il suo esordio nel 1957 accanto a Franco Cerri e poi un crescendo di grandissime collaborazioni, con centinaia di dischi e migliaia di concerti. La sua cifra artistica, seppur maggiormente legata alla tradizione del bebop e dello swing, ha sperimentato anche altre latitudini, con musicisti più “moderni” come Giorgio Gaslini, Gianluigi Trovesi e Franco D’Andrea. Ha fatto parte di gruppi indimenticabili, quali appunto il quintetto di Gianni Basso e Oscar Valdambrini, il Matt Jazz Quintet del compianto Luca Flores, l’E.S.P. Trio con Roberto Cipelli e Attilio Zanchi. Batterista dallo stile radioso e coinvolgente, fa suo il modello di pietre miliari quali Elvin Jones e Art Blakey. E come il batterista statunitense, assoluto scopritore di talenti, come testimoniano le diverse formazioni dei “Jazz Messengers”, anche Cazzola ama essere affiancato da giovani musicisti, abbattendo qualunque barriera generazionale, nel nome e nel comune linguaggio del jazz più puro.