PIACENZA – Giangiacomo Schiavi, giornalista del Corriere della Sera e particolarmente attento alle tematiche sociali, presenterà venerdì 5 ottobre alle 18, il suo nuovo libro “Meno male” (Sperling&Kupfer) con prefazione di Susanna Tamaro, alla galleria Biffi Arte, nell’ambito dell’iniziativa “L’arte di scrivere”. Con lui l’imprenditore ed ex presidente dell’Inter, Ernesto Pellegrini.
Perché “Meno male”? E’ lo stesso Schiavi a spiegarlo: “Fino a ieri le buone notizie non erano notizie – dice – ma erano brevi di cronaca, stampa minore che odorava di vecchio, in quanto i giornalisti guardavano altrove, rincorrendo procure, questure, preture, mascalzoni, predoni, corrotti, truffatori, manipolatori, speculatori, Perché la stampa deve denunciare, stimolare, far riflettere”. È infatti dovere della stampa denunciare e raccontare orrori e tragedie: “Però – aggiunge – quante storie dimenticate, quanto distacco dal mondo della gente comune; L’Italia non è solo quella delle vite sbagliate. È piena di piccoli eroi della normalità, di esempi imitabili, di uomini e donne straordinari che non hanno storia perché nessuno li racconta”.
Dal premio Buone Notizie, ai nuovi blog, all’inserto settimanale del Corriere della Sera arriva l’invito a guardare anche dall’altra parte: quella del bene che fa notizia: “C’è un esercito di persone che combatte ogni giorno una battaglia di civiltà e si impegna per far fare un passo avanti a chi è rimasto indietro. Sono storie di accoglienza, generosità, rinascita, resistenza e coraggio. Storie che parlano di sognatori capaci di inventare il futuro, per sé e per gli altri, di costruire dal nulla progetti destinati a durare”. C’è allora l’imprenditore, Ernesto Pellegrini, appunto, che apre un ristorante solidale; il medico che restituisce ai bambini non solo la salute, ma anche il sorriso; la ragazza che dopo gli studi diventa contadina, per far rivivere la sua campagna; il prete che trova il lavoro ai ragazzi del rione Sanità a Napoli; il lavoratore licenziato che rimette in piedi l’azienda. Alcuni di loro hanno fatto notizia. Altri meno. Insieme rappresentano un antidoto al pessimismo che ci perseguita. Sono l’Italia di un nuovo racconto giornalistico. L’Italia delle good news che Giangiacomo Schiavi racconta con bravura.