Giampaolo Bulla, direttore dell’Archivio di Stato, va in pensione

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Il grazie dell’assessore Papamarenghi

Palazzo Mercanti_500PIACENZA – “Desidero ringraziare il prezioso e importante lavoro svolto in tanti anni dal dottor Giampaolo Bulla, direttore dell’Archivio di Stato di Piacenza, che in questi giorni lascia il proprio incarico per la meritata pensione”.

Chi si esprime in questi termini è Jonathan Papamarenghi, assessore alla Cultura, il quale aggiunge: “Il lavoro svolto dal dottor Bulla in tanti anni di servizio è di grande rilievo, in quanto ha saputo raccogliere l’eredità dell’allora direttore Piero Castignoli, indimenticato storico del medioevo piacentino e dare all’Archivio di Stato, una riorganizzazione e una catalogazione che consente oggi una consultazione sia digitale che cartacea. Bulla e i suoi collaboratori hanno dato il via a un’operazione di riordino che inizia nel 1806, quando venne istituita da Napoleone la “mairie” autonoma (che segna la nascita del Comune moderno), al 1969, 41 anni fa, il lasso di tempo necessario perché un archivio possa essere considerato storico”.

Aggiunge Papamarenghi: “In tanti anni ha saputo collaborare con l’assessorato alla Cultura in modo proficuo e costruttivo, comprendendo in modo chiaro che il ruolo delle istituzioni culturali è quello di fare squadra per il bene comune”.

Prosegue l’assessore: “L’impegnativo trasferimento avvenuto in questi anni, di gran parte dei materiali dell’Archivio di Stato presso la basilica di Sant’Agostino è un importante passo in avanti, di cui Bulla è stato senz’altro artefice. Credo che la sua professionalità sia stata e sarà ancora disposizione della comunità piacentina; sono certo che come ha fatto in passato, Giampaolo Bulla continuerà a collaborare con prestigiose riviste quali il Bollettino Storico Piacentino e a dare il proprio contributo alla ricerca, allo studio e alla scoperta di nuovi materiali sulla storia della città”.