MODENA – Sul palco del Teatro Storchi di Modena martedì 19 e mercoledì 20 marzo alle ore 20.30 va in scena Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico, un progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia della compagnia Teatro dei Borgia, dedicato al discorso politico del segretario del Partito Socialista Unitario Giacomo Matteotti (1885-1924) a cent’anni dal suo assassinio.
Con Giacomo, la compagnia TB continua il suo percorso di ricerca sulla relazione tra teatro, realtà e politica: «Si può fare teatro – scrive la compagnia – raccontando il giorno in cui apparve il fantasma, facendo finta che ci sia o cercando di farlo apparire. Quest’ultimo è un po’ da matti, ma è l’unico cimento che ci interessa. Nel caso di Giacomo il fantasma che vogliamo far apparire non è Matteotti ma il discorso politico, quello vero, incisivo, che si fa destino nella vita degli uomini e storia in quella dei popoli».
I temi del diritto di cittadinanza, della militanza politica, dell’opposizione alla violenza fascista attraverso il richiamo ai valori della libertà e della democrazia emergono da alcuni verbali di assemblee parlamentari: sono queste le basi di partenza di una composizione drammaturgica che si concentra sulle parole di Matteotti, riportate nella loro cruda verità. Lo spettacolo mette a confronto due interventi del Segretario in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste; e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere ucciso, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. Come la Winnie di Giorni felici di Samuel Beckett è bloccata nella sabbia, così il ruolo politico del Matteotti di Cotugno e Borgia è incastrato in avanzi di democrazia da cui non riesce a liberarsi.
L’interpretazione di Elena Cotugno è esito di un parossistico training: lavorando sui punti energetici del corpo, sulla parola matteottiana e sulla proiezione dei vettori fonetici, l’attrice induce in sé stessa uno stato alternativo di coscienza. Il pubblico, testimone dell’azione, si trova così di fronte a un autentico rito teatrale con il quale l’attrice dà il suo “corpo laico” alle parole di Giacomo Matteotti. Con questo spettacolo «cerchiamo di portare il nostro teatro, che intendiamo come intervento d’arte drammatica in ambito politico, in un territorio di commistione col reale […] portiamo il documento storico e il discorso politico nei teatri, perché crediamo che, se il teatro vuole riprendersi il suo posto nella polis, sui palcoscenici debbano prendere corpo le parole attorno a cui si costruisce la comunità politica, le parole che sono a fondamento della Repubblica».
Teatro dei Borgia è una compagnia di teatro d’arte vocata alla creazione contemporanea: opera per disturbare il mondo con il teatro d’arte e il teatro d’arte con il mondo. Nel 2022 TB ha ricevuto due importanti riconoscimenti il Premio Rete Critica e il Premio della Critica 2022-ANCT.
TB è stata fondata nel 2013 da Elena Cotugno (premio Maschere del Teatro 2021 e due volte finalista Premio UBU) e Gianpiero Alighiero Borgia (premio ANCT – Sipario 2010). Alla base del lavoro della compagnia ci sono i principi del Teatro d’Arte di Konstantin Stanislavskij, appresi dai maestri Vasil’ev e Alschitz, e la volontà di evolverli nel confronto con la realtà. Errore e Ricerca della vita dell’attore sulla scena rappresentano i fondamenti che orientano lo sviluppo artistico di TB.
Giacomo
Un intervento d’arte drammatica in ambito politico
progetto Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula
drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia
dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
con Elena Cotugno
costumi Giuseppe Avallone
artigiano dello spazio scenico Filippo Sarcinelli
ideazione, coaching, regia e luci Gianpiero Borgia
coproduzione TB e Artisti Associati Gorizia
con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri
con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine, Fondazione Giacomo Matteotti, Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli
Informazioni
Teatro Storchi
Largo Garibaldi 15 – Modena
tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com
Biglietteria: dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00
Vendita online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.com
Prezzi: da 7€ a 27 €
Audiodescrizione
Nell’ambito dell’iniziativa Teatro No Limits, la replica di mercoledì 20 marzo alle ore 20.30 sarà audiodescritta, grazie alla collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì e il sostegno di Fondazione Banco S. Geminiano e S. Prospero.
Il prezzo del biglietto è ridotto per gli utenti non vedenti e ipovedenti e l’ingresso è omaggio per l’accompagnatore. Per informazioni e prenotazioni: info@centrodiegofabbri.it | tel: 0543 30244 – cellulare: 328 243 5950
Teatro Storchi
Largo Garibaldi 15 – Modena
19-20 marzo
martedì e mercoledì ore 20.30
Giacomo
Un intervento d’arte drammatica in ambito politico
progetto Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula
drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia
dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
coproduzione TB e Artisti Associati Gorizia
con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri
con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine, Fondazione Giacomo Matteotti,
Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli