Mercoledì 17 ottobre, alle ore 21, lo spettacolo va in scena al Teatro Gioia per la sezione “residenze creative” del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2018
PIACENZA – Chiara Bersani, artista attiva sia nell’ambito delle arti visive sia in quello della performing art, con il suo “Gentle Unicorn” chiude a Piacenza la sezione “residenze creative” del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2018, responsabile artistico Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza, il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Appuntamento al Teatro Gioia mercoledì 17 ottobre alle ore 21.
«Io, Chiara Bersani, alta 98 cm, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio respiro, i miei occhi. Di lui raccoglierò l’immagine, ne farò un costume destinato a diventare prima armatura poi pelle. Nel dialogo tra la mia forma che agisce e la sua che veste, scopriremo i nostri movimenti, i baci, i saluti, gli sbadigli». Sono queste le parole con le quali la Bersani presenta il suo “Gentle Unicorn”. Un’ulteriore tappa della ricerca di un’artista che ha lavorato tra gli altri in spettacoli di Alessandro Sciarroni, Babilonia Teatri, Jérôme Bel e Marco D’Agostin e che sola in scena affronta la figura mitologica dell’unicorno, oggi parte dell’iconografia pop, individuandone il graduale mutamento nel corso dei secoli.
Alla realizzazione di “Gentle Unicorn” con Chiara Bersani (ideazione, creazione e azione) hanno collaborato diverse figure, artistiche e non solo: F. De Isabella (suono), Elisa Orlandini (styling), Valeria Foti (luce), Paolo Tizianel (direttore tecnico), Luca Poncetta (consulenza drammaturgica), Clotilde Chernetich, Marta Ciappina (coach), Alessandro Sciarroni (mentoring), Marco D’Agostin (occhio esterno), Eleonora Cavallo (organizzatrice di produzione), Giulia Traversi (cura e promozione), Chiara Fava (consulenza amministrativa). Lo spettacolo è prodotto da Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00# in coproduzione con Santarcangelo Festival, CSC – Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa), con il supporto di Poesie Sposa. La creazione è realizzata presso le residenze artistiche Centrale FIES (Dro, Trento), Graner (Barcellona), Carrozzerie | n.o.t. (Roma), CapoTrave / Kilowatt (Sansepolcro), Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” (Piacenza). Chiara Bersani è tra i 7 artisti sostenuti per il 2018 dal progetto ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza d’Autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino.
Dell’Unicorno non si sa nulla. Le sue radici si sono perse nel susseguirsi di generazioni d’esseri umani distratti. Forse tutto è nato da un fraintendimento, dall’interpretazione sbagliata di manufatti coniati in India durante l’Età del Bronzo. Qui appariva una sorta di bue, raffigurato di profilo, avente un solo corno. Gli storici ritengono che, data l’iconografia bidimensionale dell’epoca, il secondo corno potesse essere semplicemente nascosto dal primo. Eppure bastò lo scritto di Ctesia di Cnido, storico dell’antica Grecia, in cui si narrava di un incontro con questo animale durante un viaggio in India, per dare vita ad una creatura dalle fragili origini.
Cosa succede se nell’immaginario collettivo appare una figura dai tratti mitologici eppure orfana di un mito che ne motivi e descriva l’esistenza? Nasce un simbolo. Fragile. Sradicato. Perfetta vittima sacrificale per chiunque desideri riempirlo di significati. Così l’Unicorno ha cambiato nei secoli forma (“bue con un solo corno”; “un misto tra un cavallo e un asino”; “un cavallo con la barba, gli zoccoli da capra e la coda leonina”…), padri (da creatura pagana a simbologia papale), significati (da magico guaritore a custode della castità e della purezza delle fanciulle a difensore dell’ideologia cattolica dall’invasione turca…) fino a diventare un’icona pop contemporanea. «L’Unicorno – sono le parole di Chiara Bersani – creatura senza patria e senza storia, è stato usato e abusato dall’essere umano, privato del diritto di parola. Ora io desidero risarcirlo dei torti subiti. Regalargli una storia, un amore, una scelta».
Le “residenze creative” del Festival “L’altra scena” 2018, che si chiudono appunto con “Gentle Unicorn”, hanno proposto un percorso nel lavoro di compagnie emergenti tra teatro, danza e performing art: Teatro Gioco Vita ha offerto una “casa” al Teatro Gioia per le nuove creazioni di giovani realtà che si stanno affacciando sulla scena nazionale, tra cui alcuni artisti legati al nostro territorio, che grazie al festival hanno avuto la possibilità di realizzare i loro studi a Piacenza e di presentarli al pubblico nel cartellone del Festival “L’altra scena”, concreta occasione di crescita professionale. Un’esperienza che sicuramente non si esaurisce con il Festival 2018: l’intenzione della direzione artistica è infatti di proseguirla anche nelle prossime edizioni.
Mercoledì 17 ottobre _ RESIDENZE CREATIVE
Piacenza / Teatro Gioia – ore 21
“GENTLE UNICORN”
CHIARA BERSANI
INFO
I biglietti per lo spettacolo costano 10 euro (intero), 8 euro (ridotto convenzioni) e 5 euro (ridotto studenti).
La prevendita è in corso alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13 (tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it). Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio (Teatro Gioia, tel. 05231860191).
TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – telefono 0523.1860191
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
INFO STAMPA: TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti