Gender Bender: ultimi giorni Bologna 20- 21-22 settembre

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g r oo v e – uno spettacolo di Soa Ratsifandrihana – ph © Lara Gasparotto

BOLOGNA – Martedì 20 settembre (ore 18.30 al DamsLab) la giornata di Gender Bender comincia con la performer, drammaturga e interprete, Eleonora Danco, che offre al pubblico festivaliero Intrattenimento violento, una lettura performativa del suo libro, Tempi Morti, raccolta di testi, monologhi, poesie e racconti che ripercorre oltre vent’anni di carriera. Attraverso una scrittura per immagini in cui riecheggiano le opere di Bacon, Cézanne e Rauschenberg, Danco trasporta lo spettatore in un universo visionario e dai ritmi spiazzanti e onirici. La descrizione della metropoli romana si popola così di personaggi vitali e senza pace e la città diventa il palcoscenico di un’umanità agli estremi, in perenne oscillazione tra lucidità e allucinazioni.

Atelier Si( via San Vitale, 69) ospita alle 21.00 My body, spettacolo di Stefania Tansini, vincitore di DNAppunti Coreografici 2020. Un suono accoglie l’ingresso del pubblico in uno spazio nero e oro, illuminato da tre luci che guidano lo spettatore nell’incontro con la danzatrice, col suo movimento, col suo respiro e la sua voce. Quello che Stefania Tansini mette in scena è un intimo ed evocativo tentativo di connessione con l’altro da sé, in cui il lato vulnerabile dell’individuo viene esposto e offerto con generosità. La coreografa prosegue il suo percorso di ricerca sul corpo e sul movimento in una forma di espressione autentica e in profondo contatto con l’alterità. A seguire conversazione con l’artista, in dialogo con il crito e studioso Fabio Acca (in replica domani, mercoledì 21 ore 17.30).

La sezione cinema (ore 21.00, Giardino del Cavaticcio) presenta Sisters with transistors (Usa, 2020, 90′) originale documentario dell’americana Lisa Rovner che voce narrante di Laurie Anderson esplora il ruolo cruciale delle donne nella nascita e nello sviluppo della musica elettronica. Attraverso un racconto inedito che attraversa il Novecento, il film celebra, quindi, il pionierismo di artiste visionarie che hanno sperimentato con la tecnologia per farsi spazio nell’ambito musicale. Da Clara Rockmore, virtuosa performer del theremin, a Delia Derbyshire, compositrice della sigla di Dr. Who.

Alle 20.00 al Teatro San Leonardo ( via S. Viatale,63) replica de I Versi delle mani, lavoro congiunto della coreografa Marta Bellu, dell’interprete Lucia Lucioli e della musicista Agnese Banti.

mercoledì 21

Mercoledì 21 (ore 21, Das, via del Porto 11/2) prima nazionale per il coreografo israeliano Michael Getman, che presenta Am I, spettacolo creato appositamente per la straordinaria performer cinquantaquattrenne Talia Paz. In questo brillante solo i cambiamenti fisici e psichici dell’età che avanza sono portati sulla scena con straordinaria ironia dalla performer israeliana Talia Paz, che rivisita il personale repertorio degli ultimi vent’anni adattando testi e movimenti al suo attuale sentire. La decostruzione di gesti e parole genera un nuovo paradossale orizzonte pervaso dalla tensione tra volontà di potenza e desiderio di abbandono, con un codice colorito che spazia dal tragico al comico. Con puntualità e leggerezza, Am I restituisce il ritratto di una donna in costante dialogo tra consapevolezza dei limiti del proprio corpo e volontà di superarli. Segue conversazione con l’artista in dialogo con Rossella Mazzaglia, storica della danza. (per l’ingresso è necessaria la tessera Arci) (in replica giovedì 22 ore 19).

Al Cassero LGBTI+ center alle 19 è in programma l’appuntamento con Fumettibrutti, Vera Gheno, Arianna Cavallo e Ludovica Lugli, che presentano Questioni di un certo genere, una guida scritta a più mani che raccoglie articoli, storie, spiegazioni, intorno ai temi e alle questioni legate a genere e identità: dalla lotta per i diritti al binarismo rosa/azzurro del marketing di genere, passando per il dibattito sulla terminologia adeguata per rispettare ogni soggettività. Un libro che fa una chiara e accurata divulgazione, accompagnando chi legge in un percorso di approfondimento sul genere.

Alle 19 DAMSLab (p.zzetta Pasolini) appuntamento da non perdere con Alcune coreografie, il lavoro del coreografo Jacopo Jenna. Un dialogo serrato tra la danzatrice Ramona Caia e un flusso costante e variegato di frammenti video provenienti dalla storia della danza e della performance, dal cinema e da internet. Lo spettacolo è disegnato attraverso il montaggio e la rielaborazione di questo ponderoso materiale a contatto con la scena: si concretizza in questo modo un universo coreografico che attinge dal passato e dal presente, da luoghi e culture vicine o remote, fino a sublimare in sequenze di coreografie visive dove l’umano è assente e il paesaggio celebra la sua danza, unendo proiezioni e corpo danzante nella stessa materia intangibile e pervasiva (in replica giovedì 22 ore 21).

Alle 17.30 ad Atelier Si replica di My body, spettacolo di Stefania Tansini.

Alle 21 (Giardino del Cavaticcio), direttamente dal Festival di Toronto, dove ha debuttato, Wildhood (Canada, 2021, 108′) del canadese Bretten Hannam, road movie attraverso i territori canadesi dei popoli Mi’kmaw, in cui l’adolescente Link si muove alla ricerca della propria identità e del proprio orientamento sessuale. Una storia intensa e profonda che con delicatezza e poesia ci racconta il viaggio fisico ed emotivo di personaggi alla scoperta delle proprie radici e della propria identità

Chiude la serata, Esauritə, il party post-apocalittico con le selezioni trash-swag di El Pollo Loco & Sor Braciola (Internazionale Trash Ribelle) (Ingresso gratuito e senza tessera).

giovedì 22

Giovedì 15 si avvia alla conclusione la 20° edizione Gender Bender, il festival internazionale creato e diretto da Daniele Del Pozzo, in co-direzione con Mauro Meneghelli, che intercetta e presenta al pubblico le evoluzioni con cui mutano gli immaginari legati al genere nelle arti contemporanee.

Alle 19, Das replica de Am I del coreografo israeliano Michael Getman, che presenta un solo creato appositamente per la straordinaria performer cinquantaquattrenne Talia Paz (per l’ingresso è necessaria la tessera Arci).

Alle 21 il DAMSLab ospita la replica di Alcune coreografie, il lavoro del coreografo Jacopo Jenna che vede in scena la danzatrice Ramona Caia. Segue conversazione con l’artista, in dialogo con il critico e studioso Fabio Acca

Alle 22.30 al Giardino del Cavaticcio chiude la sezione cinema e il festival Bound (Giappone, 2020, 62′), il documentario di Jean-Armand Bougrelle che racconta la visione femminile del bondage giapponese. Chiamato Shibari o Kinbaku, il bondage giapponese, è comunemente associato all’immagine di un uomo che lega una donna. Tuttavia, negli ultimi anni sempre più donne si sono avvicinate a questa antica pratica, facendo emergere la voglia di essere padrone del proprio corpo e del proprio piacere. Attraverso una narrazione puntuale e una potente estetica, le protagoniste del documentario ci conducono alla scoperta della visione femminile dello Shibari, la cui tecnica della legatura diventa strumento per esprimere amore, cura e attenzione reciproca. Un’esperienza profonda e variegata, dalla forte valenza artistica e comunicativa

Gender Bender è il festival internazionale che intercetta e presenta al pubblico le evoluzioni con cui mutano gli immaginari legati al genere nelle arti contemporanee. Creato e diretto da Daniele Del Pozzo, in co-direzione con Mauro Meneghelli, è giunto alla sua 20 edizione.

14 giornate di programmazione, 60 appuntamenti, 9 prime nazionali, 20 spettacoli di danza, 18 titoli cinematografici, 5 party, 4 progetti in rete e molto altro ancora. Opere e artisti da Australia, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Israele, Italia, Macao, Madagascar, Malesia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Slovenia, Spagna, Svezia, Taiwan, Ucraina, Ungheria, USA, Venezuela.

Gender Bender è prodotto dal Cassero LGBTI+ Center.

Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

È realizzato con il contributo di: Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero della Cultura, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Unipolis, Legacoop Bologna, Coop Alleanza 3.0, Granarolo, Fondazione Nuovi Mecenati, Ambasciata del Belgio, Idros.

Partner: ERT / Teatro Nazionale, Settore Musei Civici Bologna – MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, Cineteca di Bologna, DAMSLab dell’Università degli Studi di Bologna, Bologna Biblioteche – Biblioteca Salaborsa, Teatro del Baraccano, Associazione Scenario, ATER Fondazione, Atelier SI, Alchemilla, DAS, Mercato Sonato, Teatri di Vita, Angelica Centro di ricerca musicale, Associazione Rio Terà, Centro di Documentazione Flavia Madaschi, Centro produzione della danza Virgilio Sieni, CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale, Fabbrica Europa, Romaeuropa Fondazione, Lavanderia a Vapore Centro di residenza per la danza, Bolzano Danza, Fondazione Haydn Stifftung, Triennale Teatro dell’Arte, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Menmedance, BiG Bari International Gender Film Festival, Festival MiX Milano, Florence Queer Festival, Immaginaria International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women, Associazione Orlando, Sardinia Queer Film Festival, Sicilia Queer filmfest, Some Prefer Cake, Comunicattive, Associazione Luki Massa, Danza Urbana, ZED Festival, Scie Festival, Anfibia, Leggere Strutture, Alma Danza, Bologna Welcome, Igor Libreria, Senape Vivaio Urbano, Libreria Trame, La Confraternita dell’Uva, Libreria delle Donne di Bologna, IAAD, Dice.

Media partner: La Falla, Neu Radio, Cinefilia Ritrovata.

Digital partner: Craq Design Studio.

Gender Bender è nell’ambito di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Fa parte di EFFE Festival for Europe, Europe for Festivals.

 

Informazioni

biglietti:Tutti gli incontri (eccetto l’evento con Alessandro Fullin  e Marco Barbieri) e i party sono a ingresso gratuito. Per gli spettacoli di danza, l’ingresso intero è di 12 euro, il ridotto (under 30, over 65 e Card Cultura) è di 9 euro; per le proiezioni, l’intero costa 8 euro, il ridotto 6 euro. Sono disponibili formule di carnet e abbonamento.

Il Cassero LGBTI+ Center

051 0957221

 

www.genderbender.it

 

 

 

Ufficio stampa

 

Anna Maria Manera

 

Vincenzo Branà

 

 

CULTURA, A BOLOGNA LA 20° EDIZIONE DI GENDER BENDER,

IL FESTIVAL INTERNAZIONALE SU CORPI, RELAZIONI E IDENTITÀ.

Dal 9 al 22 settembre un programma di 60 appuntamenti

con artisti e opere in arrivo da 25 Paesi.

Martedì 20 Settembre 2022

Eleonora Danco in Intrattenimento violento, lettura performativa del suo libro, Tempi Morti,

(ore 18.30 al DamsLab)

Mercoledì 21 Settembre 2022

Am I del coreografo Michael Getmanprima nazionale

(ore 21, Das, via del Porto 11/2)

Giovedì 22 Settembre 2022

Bound – documentario di Jean-Armand Bougrelle

(ore 22.30 al Giardino del Cavaticcio)