Gender Bender BOLOGNA domenica 18 e lunedì 19 settembre

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Elisabeth Gets Her Way – uno spettacolo di Jan Martens – ph Luis_Xertu

BOLOGNA – Domenica 18 settembre a Gender Bender appuntamenti imperdibili con la danza internazionale.

Alle 21 (Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485) torna a Gender Bender il coreografo belga Jan Martens con la prima nazionale di elisabeth gets her way, un poliedrico ritratto danzato di Elisabeth Chojnacka. eclettica clavicembalista polacca capace di fondere nel suo repertorio musica classica e d’avanguardia, in ascolto e connessione coi cambiamenti culturali e sociali del secondo Novecento. Un solo in 4 capitoli che spazia tra stili di danza e generi musicali diversi, dal barocco alle composizioni di Gyorgy Ligeti e Michael Nyman, seguendo le interpretazioni straordinarie della Chojnacka nel corso della sua carriera. A seguire conversazione con l’artista ( in replica domani, lunedì 19 ore 19).

Il pomeriggio (ore 18) il sipario del DAMSLab ( via del Porto 11/2) si apre su Jump! il lavoro di Opera Bianco (Marta Bichisao e Vincenzo Schino), che mette in scena quattro performer di diverse età e differenti fisicità, impegnati in azioni farsesche e da slapstick comedy alla Buster Keaton, incentrate sulla figura del clown e sul rapporto tra salto e caduta, stabilità e disequilibrio. Una danza potente, che con tragicomica leggerezza ci restituisce la metafora di un’unica e universale condizione umana (in replica domani, lunedì 19 ore 21 e a seguire conversazione con l’artista in dialogo con Marco Mescoli).

Alle 16.30 ad Atelier Sì (via S. Vitale, 69) replica di  We are present, lo spettacolo del coreografo Fabio Liberti.

La SEZIONE CINEMA ospita (ore 21, Giardino del Cavaticcio, via Azzo Gardino) Stop Zemlia (Ucraina, 2021, 120′), opera prima della regista ucraina Kateryna Gornostai, insignita dell’Orso di Cristallo alla Berlinale. Stop Zemilia è stato l’ultimo film proiettato nelle sale di Kiev prima dei bombardamenti. La pellicola racconta  le gioie e le inquietudini di un gruppo di adolescenti attraverso lo sguardo della studentessa anticonformista Masha e del suo gruppo di amici. Nonostante sia girato (interamente in lingua ucraina e non in russo, come scelta identitaria della regista) prima dello scoppio del conflitto, il film mostra i segnali  della guerra in arrivo: in alcune scene, i ragazzi vengono allenati dai profughi del Donbass all’uso delle armi proprio perché si annuncia l’arrivo dell’invasore. Un appassionato e multiforme ritratto generazionale ambientato nell’Ucraina contemporanea, realizzato con uno stile a metà tra documentario e fiction. Una storia profondamente personale – e in parte autobiografica – sulla scoperta di sé che offre una visione radicale, autentica e sensibile dell’inquietante sensazione di essere giovani.

Lunedì 19

Lunedì 19 alle 18 al Teatro San Leonardo ( via S. Viatale,63) per il tema Corpi e disabilità è di scena I Versi delle mani, lavoro congiunto della coreografa Marta Bellu, dell’interprete Laura Lucioli e della musicista Agnese Banti.

Una performance in cui gestualità del corpo, fisicità del suono e relazione con lo spazio intessono trame sonore, disegnano danze, sono bocche che si aprono. Il movimento è in comunicazione e relazione con la piena totalità di ciò che lo circonda. In questa lettura, anche le mani possono declamare i propri versi attraverso linee, punti e direzioni mentre la parola può diventare elemento corporeo, in una connessione che lega assieme universale e particolare. Segue conversazione con le artiste in dialogo con il giornalista Marco Mescoli (in replica domani, martedì 20 ore 20).

È alla biblioteca Renzo Renzi (p.zzetta Pasolini), alle 19, che lo scrittore americano Joshua Cohen, presenta il suo ultimo romanzo I Netanyahu.  Vincitore del Premio Pulitzer 2021 nella categoria fiction e citato dal New York Times e dal Wall Street Journal tra i migliori libri del 2021. Con una scrittura arguta e pungente, Cohen costruisce un racconto a metà tra commedia dissacrante e lezione di storia che si interroga sulle ortodossie identitarie delle minoranze e ha tra i protagonisti Benzion Netanyahu, padre di Benjamin, futuro primo ministro di Israele. Un romanzo erudito e affabulatorio allo stesso tempo, che racconta la complessità e le contraddizioni di ogni identità, individuale e collettiva. Dialoga con lui lo scrittore Francesco Pacifico ( ingresso gratuito)

La serata (ore 21) è al Giardino del Cavaticcio per la prime nazionale di Breathe (Spagna 2021), documentario della spagnola Susanna Barranco, che mostra la vita in carcere seguendo la routine di sette detenute del penitenziario di Can Brians 1 di Barcellona

Le storie, i pensieri e i tortuosi vissuti personali di queste donne sono narrate in prima persona, affiancate al racconto delle relazioni personali che si intrecciano nella quotidianità del carcere. Ascoltando direttamente la voce delle protagoniste, il film invita a riflettere sul sistema giudiziario e penitenziario, per chiedersi fino a che punto la dignità e i bisogni delle donne carcerate siano rispettate, aprendo un’importante riflessione che abbraccia la sfera politica, sociale ed etica.

Alle 19 (Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485) replica di Elisabeth gets her way del coreografo belga Jan Martens

Alle 21 al DAMSLab ( via del Porto 11/2) replica di Jump!, lavoro di Opera Bianco (Marta Bichisao e Vincenzo Schino), A seguire conversazione con l’artista in dialogo con il giornalista Marco Mescoli.

Gender Bender è il festival internazionale che intercetta e presenta al pubblico le evoluzioni con cui mutano gli immaginari legati al genere nelle arti contemporanee. Creato e diretto da Daniele Del Pozzo, in co-direzione con Mauro Meneghelli, è giunto alla sua 20 edizione.

14 giornate di programmazione, 60 appuntamenti, 9 prime nazionali, 20 spettacoli di danza, 18 titoli cinematografici, 5 party, 4 progetti in rete e molto altro ancora. Opere e artisti da Australia, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Israele, Italia, Macao, Madagascar, Malesia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Slovenia, Spagna, Svezia, Taiwan, Ucraina, Ungheria, USA, Venezuela.

Gender Bender è prodotto dal Cassero LGBTI+ Center.

Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

È realizzato con il contributo di: Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero della Cultura, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Unipolis, Legacoop Bologna, Coop Alleanza 3.0, Granarolo, Fondazione Nuovi Mecenati, Ambasciata del Belgio, Idros.

Partner: ERT / Teatro Nazionale, Settore Musei Civici Bologna – MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, Cineteca di Bologna, DAMSLab dell’Università degli Studi di Bologna, Bologna Biblioteche – Biblioteca Salaborsa, Teatro del Baraccano, Associazione Scenario, ATER Fondazione, Atelier SI, Alchemilla, DAS, Mercato Sonato, Teatri di Vita, Angelica Centro di ricerca musicale, Associazione Rio Terà, Centro di Documentazione Flavia Madaschi, Centro produzione della danza Virgilio Sieni, CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale, Fabbrica Europa, Romaeuropa Fondazione, Lavanderia a Vapore Centro di residenza per la danza, Bolzano Danza, Fondazione Haydn Stifftung, Triennale Teatro dell’Arte, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Menmedance, BiG Bari International Gender Film Festival, Festival MiX Milano, Florence Queer Festival, Immaginaria International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women, Associazione Orlando, Sardinia Queer Film Festival, Sicilia Queer filmfest, Some Prefer Cake, Comunicattive, Associazione Luki Massa, Danza Urbana, ZED Festival, Scie Festival, Anfibia, Leggere Strutture, Alma Danza, Bologna Welcome, Igor Libreria, Senape Vivaio Urbano, Libreria Trame, La Confraternita dell’Uva, Libreria delle Donne di Bologna, IAAD, Dice.

Media partner: La Falla, Neu Radio, Cinefilia Ritrovata.

Digital partner: Craq Design Studio.

Gender Bender è nell’ambito di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Fa parte di EFFE Festival for Europe, Europe for Festivals.

Informazioni

biglietti:Tutti gli incontri (eccetto l’evento con Alessandro Fullin  e Marco Barbieri) e i party sono a ingresso gratuito. Per gli spettacoli di danza, l’ingresso intero è di 12 euro, il ridotto (under 30, over 65 e Card Cultura) è di 9 euro; per le proiezioni, l’intero costa 8 euro, il ridotto 6 euro. Sono disponibili formule di carnet e abbonamento.

Il Cassero LGBTI+ Center

051 0957221

www.genderbender.it

Ufficio stampa

 

Anna Maria Manera

 

Vincenzo Branà

 

 

CULTURA, A BOLOGNA LA 20° EDIZIONE DI GENDER BENDER,

IL FESTIVAL INTERNAZIONALE SU CORPI, RELAZIONI E IDENTITÀ.

Dal 9 al 22 settembre un programma di 60 appuntamenti

con artisti e opere in arrivo da 25 Paesi.

Domenica 18 Settembre 2022

elisabeth gets her way- prima nazionale coreografia di Jan Martens

Contributo delle donne -Omaggio a Elisabeth Chojnacka.

ore 21 -Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485

Lunedì 19 settembre 2022

Lunedì 19 alle 18 al Teatro San Leonardo ( via S. Viatale,63)

Corpi e disabilità Marta Bellu porta in scena  I Versi delle mani,