Gender Bender 2023: 8 e 9 novembre a Bologna

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BOLOGNA – CULTURA BOLOGNA

21ESIMA EDIZIONE  DI GENDER BENDER

AL CINEMA I FILM ACSEXYBILITY E IL CERCHIO

Appuntamenti in evidenza:

  • Mercoledì 8 novembre 2023 – CINEMA

Acsexybility, film di Daniel Gonçalves

Prima Europea
ore 20 – Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini, 2/2

  • Giovedì 9 novembre 2023 – CINEMA

Il cerchio,  film di Sophie Chiarello

ore 20 – Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini, 2/2 

Mercoledì 8

Mercoledì 8 novembre la giornata festivaliera è ricca di anteprime. Alle 20 al Cinema Lumière, (piazzetta Pasolini 2/2) Gender Bender presenta la prima europea di Acsexybility (Brasile 2023) di Daniel Gonçalves, il documentario che esplora la sessualità delle persone con disabilità e che attraverso un racconto in prima persona tenta di decostruire il pregiudizio che le vuole asessuate, angeliche e prive di desideri.

Alle 19.30 il DAMSLab Teatro (piazzetta Pasolini, 5/B) ospita la prima nazionale di Epic Everyday, spettacolo dell’inglese TC Howard prodotto assieme alla comunità del progetto europeo Performing Gender – Dancing In Your Shoes. In scena il prodotto di tre anni di laboratori, durante i quali la comunità – composta da persone di differenti culture, età e esperienze di danza – si è confrontata sui temi dell’identità e del genere. La ricchezza e le differenze delle vite individuali quotidiane sono al centro di questo spettacolo che trasforma la vita di tutti i giorni in una storia intima ed epica e ne mostra la grandezza da cui attingono la letteratura, la cultura e l’arte.

A seguire conversazione con la compagnia (in replica domani, giovedì 9 novembre, stessa ora). Palazzo Bentivoglio (alle 18, via del Borgo di San Pietro 1/c) è la splendida cornice di Studi per danze americane, lavoro di Fabrizio Favale & First Rose che si interroga sulle tecniche ideate e messe a punto in particolare da Merce Cunningham e José Limón e su alcune modalità della danza di Trisha Brown, in un’indagine e riscoperta dei loro contenuti dinamici, qualitativi, compositivi, posturali (in replica fino all’11 novembre). 

Completa gli appuntamenti giornalieri dedicati alla danza, la replica di NOBODY NOBODY NOBODY. It’s OK not to be ok, spettacolo di Daniele Ninarello (ore 11, Atelier Sì, via San Vitale, 69).

La sezione incontri ha come protagonista l’attivista e performer sordo Diana Anselmo in Autoritratto in 3 atti,  lecture-performance in cui due video-proiezioni e uno speech invitano a riflettere in maniera critica sulle identità e le storie dei corpi con disabilità. Nel primo filmato Anselmo racconta la sua esperienza ponendo al centro della sua opera lo sguardo: da quello subito e disabilitante dell’esterno a quello autodeterminato di chi vuole essere artefice della propria narrazione. Nel secondo il video-manifesto di Al.Di.Qua Artists, prima associazione europea di artiste e artisti con disabilità, ribadisce l’esigenza di nuove narrazioni che partano dalle soggettività interessate (ore 18.30, DAS, via Del Porto, 11/2).

Dalle 23.30 si festeggia al Cassero LGBTI+ Center (via Don Minzoni, 18) con il party Esauritə.

Fino all’11 novembre è visitabile la video installazione onirica di Oona Doherty e Luca Truffarelli, Hunter filmed ( ingresso gratuito, DAS, dalle 15 alle 21, via del Porto, 11/2).  Prosegue fino al 19 gennaio 2024 I want you to know my story, la mostra fotografica dell’artista statunitense Jess T. Dugan (Spazio Labò, Strada Maggiore, 29).

Giovedì 9

Giovedì 9 novembre la sezione cinema propone il sorprendente documentario di Sophie Chiarello, vincitore del David di Donatello 2023, Il cerchio (Italia 2022). Un delicato e toccante racconto di crescita di una classe elementare di Roma, seguita dalla regista per cinque anni. Confrontandosi con domande di carattere universale, la classe si riunisce di volta in volta attorno ad un cerchio che promuove la relazione reciproca, il confronto e la continua scoperta di sé. Lo sguardo dei bambini e delle bambine sul mondo e le loro parole per descriverlo sono assoluti protagonisti di questo interessante documentario (ore 20, Cinema Lumière, piazzetta Pasolini, 2/b).

Alle 18.30 al DAS (via Del Porto, 11/2) a Gender Bender approdano Maria Chiara e Elena Paolini, note sul web come Witty Wheels, con un fumetto edito da Laterza, Che brava che sei! 8 storie di abilismo quotidiano: otto storie che con intelligenza e ironia svelano i pregiudizi e l’oppressione strutturale che circondano ogni giorno le persone disabili. Le autrici dialogano con Aristide Rontini.

Per la sezione danza, repliche di: Studi per danze americane, lavoro di Fabrizio Favale & First Rose (Palazzo Bentivoglio ore 18, via del Borgo di San Pietro 1/c) e Epic Everyday, spettacolo dell’inglese TC Howard prodotto assieme alla comunità del progetto europeo Performing Gender – Dancing In Your Shoes (ore 19.30 il DAMSLab Teatro (piazzetta Pasolini, 5/B). 

Dalle 14 alle 16  (DAS, via Del Porto 11/2) è possibile seguire il workshop con la coreografa e danzatrice britannica TC Howard, che realizza laboratori focalizzati su genere e identità incoraggiando lo scambio, il dialogo e la pratica condivisa tra una vasta gamma di artisti e gruppi comunitari e Bakani Pick-Up Company, la compagnia che adotta una metodologia fondata sull’improvvisazione e la ricerca di una pratica performativa attraverso la curiosità. L’approccio che viene adottato è umanistico, centrato sulla persona e ha come scopo la ricerca di una modalità nuova e innovativa per esplorare la coreografia e la tecnica di danza.

Fino all’11 novembre è visitabile la video installazione onirica di Oona Doherty e Luca Truffarelli, Hunter filmed ( ingresso gratuito, DAS, dalle 15 alle 21, via del Porto, 11/2).  Prosegue fino al 19 gennaio 2024 I want you to know my story, la mostra fotografica dell’artista statunitense Jess T. Dugan (Spazio Labò, Strada Maggiore, 29). 

Gender Bender è prodotto dal Cassero LGBTI+ Center.

Con il patrocinio di: Ministero Italiano della Cultura – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Regione Emilia-Romagna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

È realizzato con il contributo di: Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero Italiano della Cultura, Fondazione Del Monte di Bologna e di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione Unipolis, Hera, Legacoop Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Nuovi Mecenati, Idros, Busker.

Gender Bender è riconosciuto come festival di qualità da EFFE Festival for Europe, Europe for Festivals.

Per info:

https://genderbender.it/

Ufficio stampa:

Anna Maria Manera: info@pepitapuntocom.it

Vincenzo Branà: vincenzo.brana@gmail.com