Ganaceto, un nuovo tratto ciclabile a sud del centro urbano

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La presentazione dell’intervento nella seduta di lunedì 13 febbraio del Consiglio del Quartiere 4. L’assemblea dovrà esprimere un parere sul progetto

MODENA – Un nuovo tratto ciclopedonale a sud di Ganaceto che a fianco della strada Nazionale per Carpi consentirà la prosecuzione in direzione Modena del tracciato esistente da via Forghieri (al limite del centro abitato) a stradello Lenzini, dove sono presenti alcuni nuclei residenziali.

Sarà il tema al centro della seduta di lunedì 13 febbraio del Quartiere 4 San Faustino – Madonnina – Quattro Ville del Comune di Modena, programmata per le ore 20.45 con modalità online da remoto. Nell’occasione, infatti, l’assemblea è chiamata a esprimere un parere sul progetto, che viene quindi presentato all’organismo presieduto da Carmelo De Lillo. Nell’ordine del giorno della seduta anche la valutazione di richieste di patrocinio presentate all’Amministrazione comunale (l’indirizzo e-mail del Q4 è quartiere4@comune.modena.it; per informazioni sui Quartieri www.comune.modena.it/decentramento, www.facebook.com/modenaquartieri).

Il nuovo tratto ciclopedonale a Ganaceto avrà uno sviluppo di circa 150 metri lineari, per una larghezza di 2 metri, sarà realizzato in asfalto con graniglie a diversa pezzatura nella fascia di rispetto stradale della strada Nazionale per Carpi, su un’area prevalentemente agricola di cui è prevista l’acquisizione tramite esproprio. Il tracciato avrà una sede propria rialzata rispetto alla quota del piano stradale e sarà protetta con staccionata di legno rispetto alle proprietà limitrofe. In prossimità del canale di Ganaceto, in accordo con il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale, sarà realizzata una passerella prefabbricata in cemento armato per lo sbarco all’intersezione su via Lenzini, idonea anche a supportare i carichi dei mezzi per la manutenzione dello stesso canale. È inoltre prevista la realizzazione di un impianto di illuminazione pubblica con cinque punti luce a led.

L’opera, del valore di 150 mila euro, era stata inserita negli strumenti urbanistici vigenti nell’ambito di un precedente procedimento unico (Conferenza dei servizi 2016) ma, essendo scaduto il vincolo espropriativo, con l’attuale procedimento si ripropone il vincolo per poi procedere alla notifica ai soggetti interessati.