La sua opera Paolo e Francesca sarà esposta a Padova per celebrare l’origine del Futurismo
FERRARA – 170 anni fa, il 31 agosto 1852, nasceva a Ferrara Gaetano Previati, considerato tra gli artisti più originali e influenti del panorama italiano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Pioniere del simbolismo e del divisionismo nel nostro Paese, Gaetano Previati è stato considerato dai futuristi un incontestato precursore delle ricerche d’avanguardia. La sua pittura evanescente, dalle cadenze melodiose, ha lasciato una traccia indelebile nell’opera di Umberto Boccioni: «Con lui le forme cominciano a parlare come musica, i corpi aspirano a farsi atmosfera, spirito, e il soggetto è già pronto a trasformarsi in istato d’animo», dichiara nel 1911 il geniale futurista, rendendo omaggio al ferrarese.
Nella sua città natale, l’artista è stato celebrato di recente in due esposizioni di rilievo: in Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni nel 2018 a Palazzo dei Diamanti e nella monografica Gaetano Previati. Tra simbolismo e futurismo, a lui dedicata nel 2020 al Castello Estense per il centenario della morte. Entrambe le esposizioni sono state organizzate dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, che conservano un vasto fondo di 139 opere, tra dipinti e opere su carta, di Gaetano Previati.
Il grande artista sarà ora ricordato a Padova a Palazzo Zabarella in occasione della mostra Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915 (dal 1° ottobre 2022), ancora una volta, tra i maestri ispiratori del movimento. Tra i capolavori delle prime sale, a risaltare è proprio il dipinto dei musei ferraresi, Paolo e Francesca. Nell’opera Previati, con un dinamico gorgo di pennellate eteree, rievoca l’eterno abbraccio delle anime nel girone dell’Inferno dantesco.
Presente in mostra è anche il lavoro di un altro ferrarese, Achille Funi. Quest’ultimo sarà al centro, sempre a ottobre, di un approfondimento al Mart di Rovereto, dal titolo Achille Funi (1890-1972). Il volto, il mito, che conta anche tre dipinti prestati dal Comune di Ferrara. Nel 2023 sarà celebrato con una grande antologica a Ferrara, al Castello Estense, in un percorso espositivo ricchissimo di capolavori, che si articola lungo l’intera carriera dell’artista.
Didascalia completa dell’opera