Via al percorso di progettazione partecipata per la riqualificazione dei giardini del Grattacielo
FERRARA – Il Parco più bello di Ferrara: i ferraresi chiamati a partecipare alla rinascita della zona Gad.
Ha preso ufficialmente il via, nel pomeriggio di mercoledì 23 dicembre con una seduta virtuale, il percorso di progettazione partecipata per la riqualificazione dei Giardini del Grattacielo, già dedicati al giovane Marco Coletta, progetto fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, per restituire alla città l’area verde del quartiere più pesantemente colpito dal degrado negli ultimi decenni.
Il percorso di progettazione partecipata, che ha avuto la sua presentazione formale alla cittadinanza lo scoro 16 ottobre durante l’edizione 2020 della Festa della Legalità, è stato ora affidato, per la parte realizzativa al Centro di Mediazione che ne ha curato la pianificazione e ne organizzerà lo svolgimento, organizzano e curando incontri dedicati al tema che coinvolgeranno attivamente Associazioni, Enti e cittadini del Quartiere Giardino e non solo.
Parallelamente alla realizzazione delle strutture e delle aree interne ai giardini, l’Amministrazione intende, infatti, sviluppare percorsi di partecipazione attiva al fine di sperimentare nuove forme di partecipazione e co-progettazione tra i diversi soggetti che abitano e frequentano il Quartiere Giardino, oltre che il coinvolgimento di realtà associative e commerciali, in un processo di riqualificazione degli spazi pubblici dei giardini del grattacielo, finalizzato ad una loro maggiore e migliore vivibilità.
Il percorso di progettazione partecipata ha già visto due fasi di condivisione, preparatorie all’avvio del percorso partecipativo vero e proprio.
In una prima fase è stato distribuito ai cittadini un breve questionario volto ad indagare la frequentazione, le aspettative, le eventuali proposte e la disponibilità dei cittadini della zona. Le risposte raccolte in questa prima indagine verranno successivamente utilizzate come base di lavoro per la fase successiva, ovvero la progettazione partecipata vera e propria.
Contemporaneamente sul primo aspetto operativo, ossia la realizzazione di un campo multidisciplinare dedicato allo sport, è stata attivata la Consulta dello sport da cui è nato un tavolo tecnico di lavoro per individuare le migliori caratteristiche e condizioni tecniche per rendere fruibile l’area sportiva.
In questa fase, invece, la partecipazione attiva di cittadini, associazioni e soggetti qualificati si concentrerà, in particolare, sulla condivisione del progetto “urbanistico-architettonico” che prevede la realizzazione di tre diverse aree tematiche dedicate allo sport, al gioco, all’aggregazione e alla cultura.
Ognuna di queste potrà essere valorizzata, proprio grazie alla partecipazione diretta dei soggetti interessati, con interventi specifici e originali che ne aumenteranno il valore socializzante.
La progettazione partecipata in ambito sociale è una metodologia che prevede la collaborazione dei vari attori di comunità (cittadini, associazioni, amministratori) che, attraverso momenti di confronto vengono coinvolti nell’ideazione e nella realizzazione di un progetto comune che ha ricadute positive sulla collettività.
Dopo questo primo incontro, che si svolgerà in modalità telematica, verranno periodicamente programmati ulteriori tavoli di lavoro e di confronto, suddivisi per area tematica, durante i quali si cercheranno di progettare e programmare una serie di eventi ed iniziative di aggregazione e socializzazione rivolti a tutta la cittadinanza.