BOLOGNA – Dal 10 aprile Gabriele Del Grande è detenuto in Turchia. Solo ieri è riuscito a fare una telefonata ai suoi cari informando tutti di aver iniziato lo sciopero della fame come forma di protesta per l’arresto i cui motivi sembrano essere legati al suo lavoro di giornalista.
Gabriele stava raccogliendo materiale per il suo nuovo progetto, “Un partigiano mi disse”, un racconto dal basso sulla guerra in Siria e la nascita dell’Isis; è stato fermato in una zona di guerra non dichiarata ai confini tra Turchia e Siria.
A Bologna, dove ha molti legami, Del Grande ha studiato e si è laureato in Studi Orientali.
“Come amministratori locali vogliamo alzare anche dalla nostra città la richiesta di liberazione per lui e per tutti i giornalisti detenuti in Turchia – dichiarano gli assessori Susanna Zaccaria e Matteo Lepore – Dopo il voto di domenica, su cui pesa l’ombra dei brogli, l’attenzione verso il rispetto dei diritti umani deve essere altissima. Gabriele deve essere liberato subito!”