L’incontro potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Il ciclo di incontri “Fuoricanone”
Per secoli le donne hanno dovuto conformarsi a codici comportamentali stabiliti dalle rigide regole della società patriarcale. L’ethos muliebre era quindi condizionato dall’inappellabile obbedienza a categorie che sottolineavano il valore della sottomissione, dell’umiltà e del silenzio. Alle poche devianti che si fossero permesse di ribellarsi a tali imprescindibili prescrizioni le comunità riservavano trattamenti che nella maggior parte dei casi potevano declinarsi in violenze sia fisiche che psicologiche, in torture, in macabri rituali di annientamento. Al tramonto del Medio Evo decine di donne, ritenute scandalosamente difformi dal modello prescrittivo imperante, vennero sacrificate ed eliminate in conseguenza della loro presunta pericolosità per la tradizionale gestione dell’ordine sociale. Tacciate di devianza e di follia, furono relegate ai margini, obbligate a occultare le loro conoscenze e la loro energica volontà di ribellione alla misoginia dominante. Pur godendo in tempi recenti di diritti affermati e codificati dalle leggi, rimane ancora a livello sociale una opinione del tutto negativa allorquando alcune donne, nella sfera dell’arte, della letteratura e della cultura in senso lato, osano denunciare le strutture mortificanti che le pongono al di fuori dei tradizionali confini unanimemente accreditati dalla normativa socio-antropologica. Lo stigma pervasivo che illumina di luce sinistra i loro comportamenti si attaglia alla vita e non solo alla produzione artistica: occorrono quindi meccanismi di interpretazione assai differenti che possano valorizzare l’originalità, lo spirito profetico, la diversità come elemento di rottura, il coraggio nel superare i limiti.
Il ciclo di tre distinti incontri dal titolo Fuoricanone intende far luce su sei figure femminili che, ognuna a suo modo, hanno sfidato le regole e hanno posto in evidenza il loro talento, ciascuna in un ben preciso ambito. Dopo aver conosciuto i profili di Voltairine de Clayre (1866-1912), Valerie Solanas (1936-1988), Ursula K. Le Guin (1929-2018) e di Laura Conti (1921-1993), l’incontro odierno sarà dedicato a Celia Fiennes (1662-1741), impavida viaggiatrice e diarista, descritta da Enrica Guerra, e a Clara Josephine Wieck Schumann (1819-1896), la cui figura che sarà illustrata da Ilaria Borraccetti.
Enrica Guerra, Insegnante di Lettere, dal 2005 al 2020 ha svolto attività di insegnamento e di ricerca in Storia medievale presso l’Università degli Studi di Ferrara. Membro della Renaissance Society of America. Ha tra le sue pubblicazioni: Gli Agolanti. Mercanti tra Trieste e Ferrara nel Tre-Quattrocento, Roma, Aracne, 2017; Il carteggio tra Beatrice d’Aragona e gli Estensi (1476-1508), Roma, Aracne, 2010; Donne medievali. Un percorso storico e metodologico, Ferrara, Nuovecarte, 2006; Soggetti a “ribalda fortuna”. Gli uomini dello stato estense nelle guerre dell’Italia quattrocentesca, Milano, FrancoAngeli, 2005; Una eterna condanna. La figura del carnefice nella società tardomedievale, Milano, FrancoAngeli, 2005. Ultimamente ha in corso una ricerca sulla storiografia medievale americana e sta ampliando le sue ricerche dall’ambito medievale a quello rinascimentale europeo, sempre con particolare attenzione a tematiche legate alla marginalità e alla microstoria.
Ilaria Borraccetti ha studiato presso il conservatorio di musica di Ferrara “G. Frescobaldi”. Consulente finanziario presso un noto istituto di credito, ha sempre portato avanti l’amore per la musica e il pianoforte parallelamente agli studi universitari. Ha partecipato a diversi concerti a scopo benefico nel territorio, a manifestazioni pianistiche di vario genere in diverse città d’Italia serate culturali con accompagnamento musicale organizzate a Ferrara, sua città d’origine. Dedica quotidianamente tempo al pianoforte, allo studio e al perfezionamento del repertorio pianistico romantico. Attualmente sta collaborando con il Comune di Ferrara per organizzare un festival pianistico nei palazzi del nostro meraviglioso centro storico.
La passione per la musica e la ricerca l’hanno portata infine a dar vita ad un progetto musicale riguardante il repertorio pianistico di alcune autrici come Fanny Mendelssohn, Clara Schumann, Mel Bonis, Amy Beach, Cecile Chaminade, vissute tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la cui musica è purtroppo caduta per secoli nell’oblio e le stesse compositrici risultano spesso pressoché dimenticate.
► Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it
Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l’archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
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