“Fulcieri e il mondo femminile” incontro giovedì 3 marzo a Palazzo Romagnoli

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FORLÍ – Nel salone d’Incontro di Palazzo Romagnoli giovedì 3 marzo, alle ore 17.00, la conferenza pubblica dal titolo “Fulcieri e il mondo femminile. Emancipazione, educazione e doveri all’alba del Novecento” colloca la figura dell’illustre forlivese nella sua epoca a partire dalla frequentazione e dalla corrispondenza con varie figure femminili: dalla madre Virginia, ad Olga Rostopchine, prozia e moglie dell’ambasciatore Tornielli a Parigi, alla sorella Camilla ed alla fidanzata Alessandra Porro che saranno crocerossine durante tutta la Grande Guerra, ad Ada Negri e sua figlia Bianca e alle tante altre donne che animeranno il “fronte interno” di resistenza per la vittoria, stendendo attorno a Fulcieri, eroe ed “angelo ferito” un amoroso e ammirato coro. Riformismo sociale, femminismo, interventismo, nazionalismo e idealismo giovanile fanno da sfondo, mobile ed in continua trasformazione, alla personalità di Fulcieri ed al suo ruolo storico e morale.

La conferenza, preceduta da un breve intervento dell’Assessora Elisa Giovannetti (Cultura, Politiche Giovanili, Turismo, Pari opportunità e conciliazione) e tenuta da Giovanni Tassani, autore di studi sull’argomento e curatore di opere di Raniero e Fulcieri Paulucci di Calboli, vuole essere un omaggio ad una delle famiglie che hanno contribuito all’arricchimento del patrimonio culturale della Città di Forlì con donazioni di beni e memorie famigliari.
Di notevole valore le donazioni testamentarie di Raniero nel 1931, comprendenti le sette sculture di Adolfo Wildt, e le più recenti acquisizioni, tra cui: il fondo documentario sull’affaire Dreyfus, la vasta biblioteca, comprendente rari testi internazionali, i bandi bolognesi del periodo rivoluzionario e varie lettere di Wildt.

Fulcieri Paulucci di Calboli, nato a Napoli nel 1893 mentre il padre Raniero è segretario d’ambasciata a Londra, cresce nei luoghi in cui poi il padre svolgerà servizio: in particolare Parigi, tra 1895 e 1906, Lisbona e poi Berna. Si laurea a Genova nel ’14 ed aderisce all’Associazione nazionalista. Interventista. Volontario, vorrà passare come ufficiale dalla Cavalleria alla Fanteria per essere più vicino al fronte ed ai soldati. Più volte ferito, benché invalido vorrà esser destinato come osservatore sulle prime linee. Il 18 gennaio 1917 sarà colpito e reso invalido da una granata. Medaglia d’oro, dopo qualche mese di convalescenza sarà alla testa di un movimento tra i feriti e mutilati che animerà nelle piazze e fabbriche italiane il morale e la solidarietà del popolo verso i combattenti al fronte. Si spegnerà a Saanen, in Svizzera il 28 febbraio 1919.
La partecipazione alla conferenza è libera. Per la visita al Palazzo e alle Collezioni del Novecento è richiesto un biglietto di ingresso (Intero euro 3,00 – Ridotto euro 2,00).
Per informazioni, Servizio Cultura e Musei, tel. 0543.712627, musei@comune.forli.fc.it , www.cultura.comune.forli.fc.it e su Facebook.