FAENZA – Mercoledì 11 novembre, alle 22, lo Zingarò Jazz Club di Faenza si trasforma in un piccolo teatro con Sono Fred, dal whisky facile. le canzoni del grande Fred Buscaglione, un vero e proprio spettacolo pensato e interpretato da Franz Campi. Insieme al cantante, saranno sul palco Luca Cantelli al contrabbasso, Ernesto Geldes Illino alla batteria, Maurizio Degasperi al pianoforte, Paolo Raineri al tromba e Fabrizio Benevelli ai sassofoni e al clarinetto. Il concerto avrà inizio alle 22 ed è a ingresso libero.
Franz Campi si misura con un concerto dedicato a Fred Buscaglione, insolito e geniale artista, capace di portare al successo brani originali nell’Italia di fine anni ’50. Campi si cala nei panni di Buscaglione, in una interpretazione sorprendente per l’espressione vocale e le movenze che lo avvicinano a Fred, nel ricordo dell’incredibile simpatia e immediata orecchiabilità delle canzoni di Buscaglione. Insieme all’amico e paroliere Leo Chiosso, Buscaglione inventò il personaggio del simpatico gangster rubacuori all’italiana e nel giro di poco tempo divenne popolarissimo vendendo, per primo in Italia, milioni di dischi.
Lo spettacolo vuole anche ricordare la magia musicale di quel periodo: è infatti il momento in cui si affacciano sulla scena musicale alcuni artisti come Mina e Modugno, è il momento arrivavano dall’America canzoni come “Mambo italiano”, che celebravano il mix della musica degli immigrati italiani e dello swing targato USA, come riuscì del resto a fare anche il nostro Renato Carosone con “Tu vò fa l’americano”. Ma il concerto è soprattutto il ricordo dell’incredibile simpatia e immediata orecchiabilità delle canzoni di Buscaglione: una divertentissima sorpresa per chi non lo conosce e un emozionante ritorno alla giovinezza per chi lo ha applaudito in passato.
Franz Campi ha vinto il Premio Lunezia nel 2006 ed ha firmato numerosi testi per la musica pop (tra cui “Banane e lampone” per Gianni Morandi), per la lirica (il libretto dell’opera “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” tratto da un lavoro di Buzzati e realizzato dal M° Marco Biscarini), e per i più piccoli (la sigla della trasmissione televisiva “L’albero della vita” e brani dell’album “Il re dei re”). Dal 1999, ha sposato la formula del Teatro-Canzone portando in scena spettacoli come “Ciao Signor G.!”, dedicato a Giorgio Gaber, “Tutti i gatti vengono al pettine”, “Sono Fred, dal whisky facile”, per ricordare il grande Fred Buscaglione, “Intonati a regola d’arte”, sulla pittura e l’arte contemporanea e “Lo zingaro miracoloso – Django Reinhardt, il geniale chitarrista manouche”. Nel 2013 è uscito per Ermitage il cofanetto “Che soggetto quel Fred!” con un documentario sulla vita di Fred Buscaglione, firmato da Franz Campi e Stefano Neri, e un cd con le sue canzoni interpretate da Franz Campi.