RAVENNA – Tempesta e impeto (Sturm und Drang) soffia su Ravenna: lo spirito irrazionale e panteistico dell’iconico movimento preromantico ha scapigliato, durante l’ultimo fine settimana, la capitale bizantina della Romagna,sulle tracce dell’eroe romantico per eccellenza, Lord Byron. Poeta, scrittore, animatore politico e mille altre cose, un’artista scapigliato ante litteram, che ha vissuto nei primi dell’Ottocento a Ravenna ed è morto duecento anni fa, sostenendo l’indipendenza della Grecia. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna in sinergia con l’Amministrazione Comunale, durante il week end ha presentato con grande successo di pubblico il progetto,avviato da molti anni, dei tre musei riuniti nel Complesso di Palazzo Guiccioli.
Altrettanto successo ha ottenuto la serata,i ntrodotta dal Presidente della Fondazione Ernesto Giuseppe Alfieri, nella Basilica di San Francesco, dove un’icona del cinema mondiale, Franco Nero ha ridato voce al nobile poeta nella navata mistica che vide le spoglie di Dante Alighieri. Nella prima parte del recital una sorpresa totale: il noto baritono-pianista romagnolo Raffaello Bellavista nelle vesti di intervistatore ha dialogato con il mostro sacro della settima arte, in una tenzone dialettica che ha trascinato il pubblico, con citazioni a tutto campo, in un viaggio nella storia del cinema mondiale, dalla compagna di una vita la grande Vanessa Redgrave al mitico Marlon Brando, dal leggendario John Wayne al superbo Paul Newman. Il folto pubblico si è lasciato trasportare dall’ineffabile voce di Franco Nero tra ricordi di un artista del nostro tempo e il ricordo dell’affascinante vicenda byroniana, in una serata di alta cultura e di gran successo.