Rimini

Francesca 2021 – Melodie d’amore nelle valli fatate questa sera a Montefiore Conca

MONTEFIORE CONCA (RN) – Proseguono gli appuntamenti culturali di FRANCESCA2021, trenta eventi dedicati a Dante e a Francesca da Rimini nel settimo centenario della morte del sommo Poeta, che si svolgono tra Rimini, Gradara e le terre malatestiane tra Romagna e Marche.

Il prossimo spettacolo si terrà a Montefiore Conca, nella Corte della Rocca Malatestiana venerdì 16 luglio alle 21.00 con “Melodie d’amore nelle valli fatate”, a cura di Antonio Rostagno ed Enrico Meyer. La scelta di Montefiore Conca non è casuale, poiché la sua Rocca domina le valli malatestiane tra Romagna e Marche.

Il concerto propone un viaggio musicale nella cultura romantica e nel mito di Francesca da Rimini.

Nella storia della musica due personaggi danteschi hanno avuto una particolare fortuna: Francesca da Rimini e Ugolino della Gherardesca. Figure profondamente tragiche, la cui morte si presta a momenti di alta compassione, due figure implicitamente musicali.

Attraverso questi due personaggi, presto divenuti miti romantici, verrà tracciata una narrazione musicale che attraversa l’intero diciannovesimo secolo, alternando esecuzioni di esempi musicali di maggior interesse e un discorso verbale che colleghi e conduca il percorso.

Tra le musiche note, le melodie di Rossini, Ponchielli, Puccini, Donizzetti e Zandonai. Tra le musiche inedite la prima melodia dedicata a Francesca da Rimini nel 1795 da Nicola Fiocchi.

L’evento è inserito nel programma del festival “Rocca di Luna. E quindi uscimmo a riveder le stelle”, dal 16 al 18 luglio 2021, a Montefiore Conca – Rimini, ed è sostenuto da APT Servizi Emilia-Romagna.

PROGRAMMA DELLA SERATA

Musiche in programma

1) Gioacchino Rossini, Noi leggevamo un giorno per diletto (Pini)

2) Gioacchino Rossini, Nessun maggior dolore (da Otello, atto III) (Pini)

3) Vincenzo Fiocchi, Francesca di Arimino, cantata (pagine scelte per pianoforte) (Malossi Bottignole)

4) Amilcare Ponchielli, Noi leggevamo insieme (Mejias)

5) Vincenzo Schira, Francesca da Rimini, musiche per il balletto (pagine scelte per pianoforte) (Malossi Bottignole)

6) Nicolò Zingarelli, Il Conte Ugolino, cantata (Pini)

Intervallo

7) Gaetano Donizetti, Il canto XXXIII dell’Inferno di Dante, cantata (Leoni)

8) Gaetano Donizetti, Ave Maria (Duetto) (Mejias, Pini)

9) Hans von Bülow, Tanto gentile e tant’onesta pare (Pini)

10) Giacomo Puccini, Storiella d’amore (Mejias)

11) Ciro Pinsuti, Tanto gentile e tant’onesta pare (Pini)

12) Riccardo Zandonai, Aria di Francesca (da Francesca da Rimini, Atto III) (Mejias)

Interpreti:

Francesca da Rimini Ensemble

Anais Mejias, soprano- Daniela Pini, mezzo-soprano Maurizio Leoni, baritono Nicola Pantani, pianoforte Livia Malossi Bottignole, pianoforte

Introduzione

Prof. Matteo Macinanti

Link al programma della serata: MELODIE D’AMORE – Francesca da Rimini (francescadarimini2021.com)

Francesca da Rimini negli specchi della musica

Nella storia della musica due personaggi danteschi hanno avuto una particolare fortuna: Francesca da Rimini e Ugolino della Gherardesca, due figure profondamente tragiche, la cui morte si presta a momenti di alta compassione, due figure implicitamente musicali. Attraverso questi due personaggi, presto divenuti miti romantici, verrà tracciata una narrazione musicale che attraversa l’intero diciannovesimo secolo, alternando esecuzioni di esempi musicali di maggior interesse e un discorso verbale che colleghi e conduca il percorso.

Quello di Dante e la musica sembra un rapporto consolidato, ma in realtà non è così. Nella ricorrenza del settimo centenario della morte, è quindi di grande interesse scoprire come, quando e perché i compositori hanno sviluppato l’interpretazione dei testi danteschi.

Dalla morte del poeta a quasi tutto il Settecento si contano soltanto una decina circa di intonazioni musicali, perché la poesia dantesca era considerata inadatta, troppo concettosa e antimusicale. Nell’Ottocento, improvvisamente, le intonazioni dantesche arrivano a diverse centinaia, fenomeno che conferma quel “nuovo Dante”, quella riscoperta romantica di Dante che la storia della cultura ha indagato da altri punti di vista.

Francesca è la celebrazione dell’amore al di sopra delle convenzioni sociali, Ugolino la rappresentazione della violenza politica al di sopra di ogni affetto. In entrambi i casi Dante crea il quadro dell’umano, della potenza degli affetti più profondi e naturali, oppressi e negati da leggi e convenzioni sociali: da un lato l’amore al di sopra dei patti fra famiglie, dall’altro l’amore paterno davanti al quale la violenza per scopi di potere non ammette alcuna pietà. Non per caso Dante descrive Francesca e Ugolino con grande compassione, pur collocandoli nell’Inferno, a causa precisamente della loro incapacità di frenare le passioni. E in entrambi i casi la musica ha la funzione di rappresentare questi affetti naturali, questa originaria passione emotiva, l’uomo naturale al di sopra delle regole civili, che il secolo romantico ha portato al centro degli interessi. E per tal motivo le due figure di Ugolino e Francesca, apparentemente tanto diverse, sono nella concezione dantesca speculari e complementari. Per questo il programma proposto le tiene insieme considerandole come due aspetti della medesima concezione umana di Dante.

Un concerto dedicato a queste, quindi, propone un viaggio nella cultura romantica (soprattutto, ma non solo italiana) e nella sempre mutevole interpretazione della complessa, controversa figura della sfortunata amante.

Mettere in musica Dante, per tutti, è una scelta assai impegnativa, e tutti trattano la parola con estremo rispetto, in un modo del tutto inusuale al confronto con la prassi consueta nella lirica da camera, ossia in modo del tutto diverso da una semplice “poesia per musica”.

E anche se non tutte le intonazioni sono all’altezza dei grandi compositori storici, sarà di grande interesse ascoltare come attraverso il secolo l’immagine di Francesca in musica si trasforma anche in relazione alle rappresentazioni letterarie e pittoriche; per illustrare questa varietà, quindi, si sceglie una formula narrativa in cui alla musica verranno alternate brevi spiegazioni storiche delle singole musiche, ordinate secondo un coerente filo discorsivo.

Ne viene fuori un vero e proprio racconto non tanto o non solo sulla figura della Francesca ottocentesca, peccatrice, redenta, redentrice, guerriera a sua volta, santa o tragica, ma anche dello sviluppo della cultura italiana da inizio secolo all’età umbertina. potenza degli affetti più profondi e naturali, oppressi e negati da leggi e convenzioni sociali: da un lato l’amore al di sopra dei patti fra famiglie, dall’altro l’amore paterno davanti al quale la violenza per scopi di potere non ammette alcuna pietà.

Non per caso Dante descrive Francesca e Ugolino con grande compassione, pur collocandoli nell’Inferno, a causa precisamente della loro incapacità di frenare le passioni. E in entrambi i casi la musica ha la funzione di rappresentare questi affetti naturali, questa originaria passione emotiva, l’uomo naturale al di sopra delle regole civili, che il secolo romantico ha portato al centro degli interessi.

E per tal motivo le due figure di Ugolino e Francesca, apparentemente tanto diverse, sono nella concezione dantesca speculari e complementari. Per questo il programma proposto le tiene insieme considerandole come due aspetti della medesima concezione umana di Dante.

Mettere in musica Dante, per tutti, è una scelta assai impegnativa, e tutti trattano la parola con estremo rispetto, in un modo del tutto inusuale al confronto con la prassi consueta nella lirica da camera, ossia in modo del tutto diverso da una semplice “poesia per musica”.

Sarà di grande interesse ascoltare come attraverso il secolo l’immagine di Francesca in musica si trasforma anche in relazione alle rappresentazioni letterarie e pittoriche; per illustrare questa varietà, quindi, si è scelta una formula narrativa in cui alla musica verranno alternate brevi spiegazioni storiche delle singole musiche, ordinate secondo un coerente filo discorsivo.

Un vero e proprio racconto non tanto o non solo sulla figura della Francesca ottocentesca, peccatrice, redenta, redentrice, guerriera a sua volta, santa o tragica, ma anche dello sviluppo della cultura italiana da inizio secolo all’età umbertina.

“Melodie d’amore nelle valli fatate” fa parte di

FRANCESCA2021 | Tributo a Dante e a Francesca da Rimini nel VII centenario della morte del Poeta

Trenta appuntamenti culturali da marzo a dicembre 2021 nei territori malatestiani tra Romagna e Marche promossi dai Comuni di Rimini e di Gradara con la collaborazione delle Regioni Emilia-Romagna e Marche e di Apt Servizi dell’Emilia Romagna su idea e progetto di Ferruccio Farina, Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini.

Prossimo appuntamento il 25 luglio a Gradara con “Poesie d’amore nelle valli fatate” – ore 21.00 Corte della Rocca Malatestiana.

Info

www.francescadarimini2021.com | info@francescadarimini.it

Francesca 2021

Melodie d’amore nelle valli fatate

Un secolo di musica per Francesca da Rimini e per Dante

Evento musicale a cura di Antonio Rostagno ed Enrico Meyer

A Montefiore Conca, nella Corte della Rocca Malatestiana, il 16 luglio alle 21.00

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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