Forum Cdo Agroalimentare il 27 e 28 gennaio al Palace Hotel di Milano Marittima (RA)

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Camillo Gardini, presidente di CdO Agroalimentare

MILANO MARITTIMA (RA) – Il Forum Cdo Agroalimentare si prepara all’edizione del ventennale: venerdì 27 e sabato 28 gennaio al Palace Hotel di Milano Marittima (RA) torna l’appuntamento di formazione e conoscenza che, attraverso contenuti di spessore e la testimonianza di imprenditori e professionisti, affronta i grandi nodi del settore con l’obiettivo di dare una lettura allo scenario presente e futuro restituendo un messaggio di speranza.

“Lavoro e impresa nel tempo dell’incertezza” è il titolo di questa edizione che si aprirà venerdì pomeriggio alle 14 con il saluto dell’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi. Nella due giorni saliranno sul palco del Forum oltre 30 relatori, tra cui il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni, e l’eurodeputato Paolo De Castro.

“Vogliamo documentare come, attraverso l’impegno e la passione che caratterizzano le aziende di questo comparto, sia possibile affrontare l’attuale contesto, che per vari fattori è un tempo di incertezza: le persone e le imprese che operano nella filiera agroalimentare hanno dimostrato in questi anni di poter avere un approccio costruttivo e resiliente – spiega Camillo Gardini, presidente di Cdo Agroalimentare –. Partiremo dal mercato, dall’analisi dei consumi e del comportamento dei consumatori in uno scenario che vede l’inflazione a doppia cifra. Tratteremo poi il risk management: la gestione del rischio è fondamentale in un periodo di incertezza, ma purtroppo non è ancora tenuto in sufficiente considerazione. Affronteremo poi l’evoluzione delle tecniche colturali davanti ai cambiamenti climatici e le opportunità che il sequestro di anidride carbonica nel suolo può dare al settore. La prima giornata si concluderà con un approfondimento sulle politiche europee”.

Il sabato mattina, invece, inizierà all’insegna di robotica e innovazione tecnologica, si affronteranno poi i vantaggi che il comparto può trarre dall’agrivoltaico e dalle comunità energetiche. Progetti di economia circolare si stanno moltiplicando nell’agroalimentare e sono una delle chiavi per generare sostenibilità nel settore. Un settore che deve affrontare anche la sfida del credito. “La gestione finanziaria e un approccio sano e strutturato al credito sono aspetti fondamentali per lo sviluppo dell’impresa – argomenta Gardini – Nell’incertezza non bisogna solo resistere, ma crescere: ascolteremo testimonianze di come questo possa essere possibile e chiuderemo il Forum con una proposta di cammino che come Cdo Agroalimentare vogliamo lanciare: una risposta certa, oggi, all’incertezza del mondo”.

Vent’anni di Forum, un traguardo e uno stimolo per il futuro

Sono passati vent’anni dall’esordio del Forum Cdo Agroalimentare. Dalla prima edizione nel Centro residenziale universitario di Bertinoro (Forlì-Cesena) ad oggi sono stati coinvolti oltre 600 relatori che hanno anticipato i grandi temi del settore.

“Il Forum è il momento di massima e di più alta formazione della rete di relazioni che Cdo Agroalimentare rappresenta – evidenzia il presidente -. La formazione che viene attuata attraverso il Forum ha diverse componenti: la prima è di contenuti, sempre di alto livello, e che normalmente è in grado di anticipare le prospettive e lo scenario in cui gli operatori del settore si troveranno ad operare. Quindi il primo grande compito del Forum è fornire conoscenza. L’altro grande elemento indispensabile è la speranza, condizione necessaria per pensare al futuro avendo voglia di costruire un bene comune, di progredire insieme. La speranza e la conoscenza vengono comunicate al Forum attraverso la testimonianza, perché i relatori coinvolti sono tutti ingaggiati con la richiesta di raccontare la propria esperienza. Il Forum è un evento sui generis, realizzato e moderato da persone che lavorano nell’agroalimentare e che durante l’anno si confrontano sui contenuti e sui temi da mettere al centro dell’appuntamento. Appuntamento che ha un’altra componente caratteristica: la possibilità di coltivare relazioni. Se con il Covid questo aspetto è stato colpito, dopo un’edizione digitale e una ibrida quest’anno torniamo con la classifica formula in presenza: relazioni e interscambio di esperienze creano un ambiente positivo – conclude Camillo Gardini – aiutano a vivere il lavoro con un altro spirito, rispondendo alle domande più profonde che arrivano dal nostro cuore”.