FORLÌ – Si è svolto ieri mattina, a Bologna, l’incontro con l’Ass.re al turismo Andrea Corsini per valutare gli effetti arrecati sul comparto turistico regionale dall’attuazione delle misure di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Tra gli Amministratori era presente anche l’Ass.re al turismo Andrea Cintorino che ha parlato delle gravi contrazioni, in termini di presenze e di indotto, sul sistema ricettivo forlivese.
“Non nego che, come ho fatto presente allo stesso Ass.re Corsini, un paio di hotel della nostra città hanno dovuto chiudere i battenti in ragione delle numerose e improvvise disdette. Ovviamente si tratta di una sospensione temporanea dell’attività, dettata dall’urgenza di contenere le spese a fronte di un incasso dimezzato se non addirittura azzerato. In ogni caso non possiamo permettere che la situazione si protragga a lungo; la psicosi da coronavirus, in generale, sta mettendo letteralmente in ginocchio il circuito ricettivo della nostra città. Soffre il turismo culturale e religioso, con chiese, basiliche, musei e pinacoteche chiuse, soffre il turismo enogastronomico, con ristoranti, locali pubblici, spettacoli, festival ed eventi annullati e soffre il turismo prettamente scolastico a causa della sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero. Alla luce di queste premesse e in ragione dell’obiettivo comune di prevenire e fronteggiare gli effetti causati dall’evolversi del quadro epidemiologico, ho ritenuto opportuno convocare per martedì 3 marzo gli operatori turistici del nostro Comune, per ascoltarli e condividere una strategia operativa trasversale che individui le problematiche e avanzi proposte percorribili da sottoporre all’attenzione dell’Ass.re regionale Andrea Corsini e del Ministro Franceschini”.
“Ma c’è un altro aspetto che come Ente Locale non possiamo sottovalutare; nel 2019 abbiamo incassato come tassa di soggiorno all’incirca 250mila € che poi abbiamo reinvestito sul territorio, finanziando interventi in materia di turismo e attrattività locale. Se lo stato di crisi in termini di presenze e di arrivi nelle strutture ricettive nel forlivese dovesse perdurare, potremmo essere costretti a fare a meno di una quota considerevole del gettito determinato da questa imposta. Cosa che ci limiterebbe non poco nell’azione di investimento in ambito turistico”.
“È per queste ragioni” – conclude Cintorino – “che abbiamo chiesto all’Ass.re Corsini di adottare un piano straordinario per il turismo regionale che agisca su due fronti; da un lato si pone l’urgenza di dotare gli operatori del settore di risorse e strumenti fiscali compensativi che controbilancino le perdite di indotto causate inevitabilmente dall’emergenza Coronavirus. Ugualmente, è necessario ragionare dal punto di vista degli Enti Locali e delle eventuali discrasie che si dovessero riscontrare nell’accertamento dei bilanci comunali, ragionando in termini apartitici e nell’interesse esclusivo dell’intera comunità regionale.”
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