FORLÌ – Con l´acronimo 5G si fa riferimento alle tecnologie e agli standard di quinta generazione per la telefonia mobile che supererà l’attuale 4G.
“Come ogni innovazione tecnologica” – spiega l’Ass.re con delega all’ambiente Giuseppe Petetta – “anche il 5G porta con sé una serie di incognite e può suscitare preoccupazioni. Quella forse più diffusa riguarda i possibili rischi derivanti dall’impatto che l’installazione di questa tecnologia potrebbe arrecare alla salute pubblica. L’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici è argomento ampiamente discusso e di grande impatto sull’opinione pubblica. È bene, tuttavia, rammentare che, secondo la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) e lo stesso Ministero della Salute, ad oggi non ci sono evidenze scientifiche convincenti che mettano in relazione il 5G con patologie tumorali. In termini più semplici, al momento, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo diretto e causale all’esposizione alle tecnologie 5G.”
“Per quanto attiene all’aspetto autorizzatorio, inoltre, il permesso per installazione di questi impianti è subordinato al rilascio di uno specifico parere preventivo da parte delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente ed Energia (ARPAE), le quali ne valutano le caratteristiche emissive, la posizione e il rispetto dei valori di riferimento normativi. Qualora il parere sia favorevole, il Comune non può non rilasciare l’autorizzazione.”
“Ciò premesso, l’Amministrazione scrivente, con l’obiettivo di rispondere in maniera concreta alle richieste più che legittime avanzate dai forlivesi in materia di tutela della salute pubblica, costituzionalmente garantita, ha sottoscritto – in data 27 maggio 2020 – un atto di impegno in materia di esposizione, da parte della collettività, ai campi elettromagnetici. Con tale atto” – conclude Petetta – “il Comune di Forlì si impegna da un lato a realizzare, nel rispetto della normativa vigente, un regolamento comunale che disciplini il corretto insediamento urbanistico e territoriale di impianti per radiotelecomunicazioni ed elettrodotti, e dall’altro riconosce, quale metodo di approccio al problema, la propria scelta di atteggiamento precauzionale rispetto alla diffusione della nuova tecnologia cosiddetta “5G”, con criteri, valutazioni e decisioni condivise con enti preposti e sovraordinati.”