FORLÌ – La cultura come strumento di crescita nella partecipazione attiva dei giovani e nello sviluppo della loro creatività. È questo il fil rouge del progetto “Distanze critiche”, promosso dall’associazione “Olvidados” con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Forlì.
“Questa Amministrazione è particolarmente attenta all’evoluzione del mondo giovanile, soprattutto ora, in considerazione del singolare momento storico che stiamo vivendo in cui l’isolamento sociale rischia di frammentare gli interessi e gli stimoli delle nuove generazioni. Diventa rilevante” – commenta l’Ass.re alle politiche giovanili Paola Casara – “avviare collaborazioni con quelle realtà territoriali che esprimono al meglio i temi aderenti al sentire giovanile, al fine di creare occasioni di riflessione, attivare dibattiti culturali inerenti l’arte, l’editoria, la letteratura, la musica attraverso l’utilizzo di strumenti adeguati per interagire efficacemente con i giovani, primi tra tutti i social media. Il progetto ‘Distanze critiche’ si caratterizza per il legame con il territorio poiché sono previste puntate dedicate alla conoscenza di personaggi locali che si sono distinti con iniziative e gesti peculiari nel settore dello sport, dell’economia, delle scienze e delle arti. Il tutto attraverso la formula comunicativa del podcast. In particolare le singole iniziative saranno composte da interventi/interviste a personalità in grado di stimolare la riflessione critica ed interagire con il pubblico giovanile su argomenti atti a suscitare l’interesse dei giovani stessi.”
Le parole di Cesare Pomarici, curatore del progetto: “Olvidados rappresenta un collettivo artistico che, avendo consapevolezza della difficoltà della generazione rientrante tra i 18 e i 30 anni di età di inserirsi pro-attivamente all’interno della società e di mettere a frutto talento e vocazione, intende favorire lo sviluppo di una coscienza consapevole dei valori di cittadinanza attiva, della cultura e dell’arte. Il progetto ‘Distanze Critiche’ ha l’ambizione di riattivare un dibattito critico e stimolante all’interno del pubblico giovanile fortemente penalizzato dall’emergenza Covid-19.”.
Il progetto comprenderà una serie di incontri di diversa natura che saranno presentanti al pubblico tramite podcast: “Il format del podcast – spiega Pomarici – ha due benefici assolutamente unici: il primo è che invita, vivacemente, alla disciplina dell’ascolto (con tutti i pregi ad essa collegati), il secondo è che a livello didattico-comunicativo, contrasta l’alienazione psicofisica da monitor, incentivando un intrattenimento dinamico, modalità di fruizione più libere: a passeggio, al buio, lavorando in studio o in macchina. Il tutto con lo schermo bloccato.”
I podcast verranno pubblicati sulla pagina Instagram dell’associazione, “olvidadosfundacion”, e sul canale Spotify “RadiOlvidados”.