Forlì: Irpef, varata la manovra

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comune di forlìConfermata l’esenzione fino a 15mila € e ridotte le aliquote dei primi due scaglioni

FORLÌ – “Era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati in campagna elettorale, poi tradottosi nelle linee di mandato. Lo avevamo anticipato nell’approvazione del bilancio di previsione per il 2021 definendo una riduzione del gettito di 850 mila euro. Con l’inizio dell’anno nuovo lo abbiamo subito messo in pratica. Mantenendo invariata l’esenzione per la fascia reddituale fino a 15mila euro annui, abbiamo deciso di diminuire da 0,60 a 0,55 % l’addizionale comunale Irpef riferita al primo scaglione di reddito, quello compreso tra 0 e 15.000 euro, e da 0,70 a 0,60 % l’aliquota riferita al secondo scaglione di reddito, quello compreso tra 15.001 a 28.000 euro.” È l’Ass.re al bilancio, Vittorio Cicognani, che entra nel dettaglio della manovra fiscale volta a diminuire l’aliquota dell’imposta addizionale Irpef.

“Una manovra, mi preme precisarlo, che è stata condivisa nei minimi dettagli con CGIL, CISL e UIL e che intende alleggerire in maniera semplice, immediata ed efficace la pressione fiscale dei nostri contribuenti. In un momento come questo, di grave sofferenza economica e di pericolosa instabilità sociale, l’adozione di misure compensative di natura tributaria riveste una duplice valenza. Da un lato si garantisce un sostegno alla ripresa economica, fungendo da moltiplicatore dei consumi, dall’altro si allevia il peso fiscale annuo dei cittadini agendo su un’aliquota di competenza prettamente comunale. Va detto infine che l’adozione di questa misura non è soltanto funzionale al contenimento dell’attuale crisi economica, ma è strutturale e propedeutica ad una progressiva ripartenza.”

“Così come riformulata, l’aliquota di competenza comunale sarà migliorativa per tutti” – spiega infine Cicognani – “perché i benefici derivanti dalla sua diminuzione concentrata sui primi due scaglioni (da 0 a 15.000 euro – da 15.001 a 28.000 euro) verranno spalmati su tutti i contribuenti, a partire da quelli con un reddito medio basso fino a quelli con un reddito medio alto. Questo perché il sistema tributario del nostro Paese si ispira a criteri di marcata progressività che fanno sì che in casi come questo la diminuzione dell’aliquota Irpef produca un virtuoso effetto a pioggia. In parole semplici, benché nei numeri il provvedimento riguardi solo le prime due fasce di reddito, nella pratica dall’applicazione dello stesso ne beneficeranno tutti.”