I lavori dal mese di agosto, a stabilimento fermo. Le proposte dell’azienda, quantificate in oltre 150 mila euro, indicate e condivise con il Tavolo tecnico
MODENA – Al via gli interventi migliorativi sullo stabilimento di Fonderie cooperative proposti dall’azienda e condivisi dal Tavolo tecnico, di cui fanno parte Comune di Modena, Azienda Usl (Medicina del lavoro e Dipartimento di Sanità pubblica), Arpae e Arpae Sac, nella seduta che si è svolta nei giorni scorsi.
In corso di valutazione il miglior sistema per abbattere ulteriormente emissioni e odori, in particolare in corrispondenza dei punti E26 ed E27.
I lavori, al via dal mese di agosto, a impianto fermo, prevedono una spesa stimata dall’azienda, che se ne farà carico, di oltre 150 mila euro, e consistono in modifiche tecniche e strutturali che apporteranno migliorie in diversi settori dello stabilimento.
Cinque in tutto gli ambiti di intervento programmati:
il completo riciclo del vento caldo che, raffreddando tutta l’aria calda in modo da immetterla nell’aspiratore, consentirà anche di eliminare l’impatto visivo del pennacchio di condensa in uscita dal camino;
il completamento delle barriere fisiche contro la dispersione di polveri e odori, quindi la chiusura dei capannoni sia sul lato di via Coppola che sul lato di via Zarlati;
la chiusura del parco materie prime, ancora sul lato di via Zarlati, in modo da ridurre le correnti d’aria che tendono a disperdere le polveri dei materiali depositati;
la costruzione di un nuovo punto di aspirazione nella zona di raffreddamento;
la sostituzione delle torri di raffreddamento e la realizzazione di diverse altre opere, tra le quali sostituzione di lamiere, riverniciature, dismissioni di impianti in disuso.
Il Tavolo tecnico ha condiviso con l’azienda l’obiettivo di utilizzare un sistema innovativo per abbattere ulteriormente odori ed emissioni la cui attivazione, in via sperimentale, è prevista entro l’anno.
Si stanno inoltre concludendo nei termini previsti la campagna del monitoraggio con il naso elettronico e di quello specifico sulla ricaduta di polveri sottili in ambiente esterno, tramite un campionatore sequenziale di PM10, messi in campo da Arpae, i cui risultati saranno a disposizione dei tecnici del Tavolo nelle prossime settimane.