REGGIO EMILIA – Fondazione Easy Care, martedì 15 marzo alle ore 17.30, presenta la proposta di riforma per sviluppare e migliorare assistenza e cura degli anziani non auto sufficienti
In Italia i cittadini sopra i 65 anni sono 14 milioni, pari al 23% della popolazione complessiva, dei quali circa 3 milioni sono non auto sufficienti, ossia non sono in grado di svolgere le normali attività quotidiane e hanno bisogno di continua cura e assistenza.
Una categoria di persone destinata a crescere nei prossimi anni e la cui condizione si è aggravata ulteriormente durante la pandemia.
Nell’assistenza agli anziani non autosufficienti, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede investimenti per oltre 7 miliardi tra il 2022 e il 2026, che si concentreranno sull’Assistenza domiciliare integrata (Adi) e il Servizio di assistenza domiciliare (Sad) dei Comuni, oltre ad una riforma complessiva del settore per offrire una unica risposta integrata ai bisogni degli anziani e delle famiglie.
Tra gli obiettivi, il superamento dell’attuale frammentazione degli interventi, il supporto nelle attività quotidiane e il sostegno a badanti e familiari (caregiver) per garantire agli anziani non autosufficienti un’assistenza in termini di qualità e durata.
Su questo fronte, è scesa in campo anche Easy Care – la fondazione no profit creata nel 2007 con l’obiettivo di studiare i mutamenti sociali per proporre l’innovazione nei sistemi di welfare – con una iniziativa, organizzata in collaborazione con il Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, dal titolo “La dote e la rete. Una proposta di riforma dell’indennità di accompagnamento” che si terrà martedì 15 marzo alle ore 17.30, presso la Sala delle Colonne ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia (via Emilia San Pietro, 44c).
Franca Guglielmetti, vice presidente della Fondazione Easy Care, Massimo Campedelli e Ugo Ascoli del Comitato scientifico della Fondazione presenteranno i punti cardine della proposta elaborata anche a seguito di una indagine effettuata da SWG su un campione di 654 soggetti, titolari di indennità di accompagnamento o che assistono persone titolari di indennità di accompagnamento.
Parteciperanno la vice presidente del Consiglio superiore di Sanità Paola di Giulio, il professor Costanzo Ranci del Politecnico di Milano, il professor Cristiano Gori dell’Università di Trento, il presidente nazionale del Patronato Acli Paolo Ricotti, il Vice Presidente Naz.le ACLI Antonio Russo e il segretario confederale UIL Domenico Proietti.
Sono stati invitati Livia Turco presidente dell’Istituto Romano San Michele a Tor Marancia, Leonardo Palombi docente dell’Università Tor Vergata, Stefano Granata presidente di Federsolidarietà Confcooperative, il sindaco di Reggio Emilia nonché presidente di Anci Emilia Romagna Luca Vecchi, Placido Putzolu presidente di Fimiv, Massimo Piermattei presidente del Consorzio MuSa e Luigi Sbarra segretario generale CISL.
È possibile seguire l’evento in diretta streaming sulla pagina Facebook di Fondazione Easy Care e in videoconferenza al seguente link: us06web.zoom.us/j/82280851639
Per partecipare in presenza è necessario il Green pass rafforzato e la mascherina FFP2. E’ consigliata la prenotazione scrivendo a comunicazione@easy-care.it
Fondazione Easy Care – Breve profilo
La Fondazione Easy Care nasce nel 2007 con l’obiettivo di confrontarsi costantemente con il mutamento sociale in atto, al fine di promuovere l’innovazione nelle politiche e nei sistemi di welfare. Da allora sviluppa collaborazioni con una pluralità di organismi, pubblici e privati e studia modelli di assistenza per il benessere dei cittadini. Easy Care realizza ricerche e studi sui temi di interesse sociale e promuove l’informazione e il dialogo con la società civile. La finalità della Fondazione è tutelare e promuovere i principi e valori della solidarietà sociale nell’ambito dei settori dell’assistenza e della cura. In particolare, promuove la diffusione dei moderni sistemi di welfare e ne afferma i valori e i principi costituenti. (www.easy-care.it)