
CASTELFRANCO EMILIA (MO) – Dalla lettura del celebre L’articolo delle lucciole di Pier Paolo Pasolini, nasce il progetto Frammenti di Infinito, spettacolo di danza in tre atti del coreografo e danzatore Aristide Rontini, in scena al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia venerdì 28 marzo alle ore 20.30, nell’ambito del focus di drammaturgia fisica CARNE, curato da Michela Lucenti.
Al termine dello spettacolo, la dramaturg Gaia Clotilde Chernetich e Aristide Rontini incontrano il pubblico.
Frammenti di Infinito, collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Oriente Occidente nel progetto Europe Beyond Access co-finanziato Creative Europe e Nexus Factory, si compone di tre atti presentati insieme per la prima volta lo scorso dicembre al Teatro Arena del Sole di Bologna: il primo Lampyris Noctiluca, coprodotto da ERT, è stato presentato in anteprima al Teatro delle Moline nel 2022 e vede in scena Rontini in un solo; il secondo Back Eye Black (ha debuttato a Crisalide Festival nel 2023) è una danza con tre performer: Silvia Brazzale, Cristian Cucco e Orlano Izzo; mentre nell’ultimo e nuovo Corporale sono protagoniste sul palcoscenico sei persone del territorio di Castelfranco Emilia.
Esplorando l’ampio corpus poetico pasoliniano, Rontini si sofferma sull’immagine della lucciola, che affiora in vari scritti e resta ancora oggi un simbolo potente, per sondare vicinanze e distanze di pensiero: la tenue presenza di questa creatura notturna infatti incarna una potente forza alternativa alle attuali modalità di fare esperienza diffuse dalla cultura mediatica e consumistica. L’apocalittica estinzione delle lucciole profetizzata dal cineasta richiama metaforicamente, secondo il coreografo, la fine dell’esperienza poetica, di meravigliarsi del mondo, di essere in tensione dialettica, di vivere la contraddizione: «la fievole e intermittente luce – afferma Aristide Rontini – quindi si contrappone al faro accecante della razionalità; la sua danza è percepibile solo grazie alle tenebre».
Nel terzo atto Corporale (presentato in prima nazionale dal 13 al 15 dicembre 2024 al Teatro Arena del Sole di Bologna) il centro pulsante è la comunità intesa come atto di resistenza: sul palcoscenico un gruppo di sei persone, uno spaccato di abitanti di Castelfranco Emilia dagli adolescenti ai pensionati, che hanno partecipato al laboratorio con Aristide Rontini la settimana prima della messinscena, dal 21 al 27 marzo, per un totale di sei incontri che daranno vita a una nuova e unica versione di Corporale.
Si riunisce simbolicamente una comunità di lucciole in un mondo che corre veloce, il loro procedere è rabdomantico, intermittente e pacato, appaiono e scompaiono, danzano ognuno la propria qualità vibrazionale. Come questi magici insetti, i partecipanti, immersi in uno stato di movimento che stimola la percezione e la relazione sottili tra i corpi, vivono l’esperienza dello stare nel “qui e ora”, lasciandosi alle spalle le attese e le aspettative indotte quotidianamente da modelli prestazionali omologanti. Il risultato è un’azione corale capace di accogliere tutti i corpi e le menti e di veicolare valori quali l’essere insieme, l’attesa, l’essenzialità e l’ascolto.
«I segni luminosi lasciati nell’aria dalle lucciole – scrive il coreografo – mi hanno spinto a dare importanza a partiture coreografiche che permettano allo spettatore di accedere attraverso il segno coreografico a più stratificazioni di senso, a più possibili costellazioni di senso, confermando l’idea del corpo e della danza come generatori di nuove istanze ma anche di spazi di apertura».
Così la scena si fa universo senza inizio e senza fine da cui si generano tre atti a favore della sopravvivenza delle lucciole, lucciole che ci invitano a sostare, a rallentare, a interrompere, ci rammentano di non avere paura di sparire perché è solo sparendo che è possibile apparire.
«L’immagine della lucciola, il cui corpo organico è sorgente di tenui bagliori nella notte, – conclude Rontini – ha permesso di creare un parallelismo con il corpo e la sua capacità di accendersi se ascoltato. Quali sono le condizioni grazie alle quali accediamo a noi stessi?».
Aristide Rontini performer, coreografo e operatore di danza comunitaria.
Ha iniziato il suo percorso artistico a Imola, dove viene in contatto con diverse pratiche teatrali contemporanee (teatro di parola, teatro fisico e lavori site-specific) e studia danza classica e moderna.
Nel 2010 si diploma alla Rotterdam Dance Academy dove danza in lavori di Conny Janssen, Michael Schumacher, Georg Reischl. Come performer collabora con Simona Bertozzi, Michela Lucenti e Balletto Civile, Candoco Dance Company, Alessandro Carboni, Alessandro Schiattarella/BewegGrund, Angelica Liddell, Carl Olof Berg/Spinn, Vahan Badalyan, Diego Tortelli/Aterballetto. La sua ricerca artistica interroga la dimensione dell’identità. Negli anni presenta It moves me, Giovane Notturno, Talitha Kumi, Alexis, Alexis 2.0 e nel 2023 crea LOJ per la compagnia Introdans.
Con Lampyris Noctiluca è stato selezionato per il prossimo Twenty25 artists, vetrina di presentazione della danza contemporanea organizzata da Aerowaves, una rete internazionale composta da 34 paesi partner, che si pone l’obiettivo di scoprire e valorizzare giovani emergenti della danza europea (dal 24 al 26 aprile 2025 a Gorizia e Nova Gorica). Aristide Rontini è artista associato Nexus Factory.
FRAMMENTI DI INFINITO
Tre Atti per le lucciole
coreografia e regia Aristide Rontini
danza (in o.a.) Silvia Brazzale, Cristian Cucco, Orlando Izzo, Aristide Rontini
con la partecipazione nella data di Castelfranco Emilia di Daniela Bises, Valentina Gaggi, Marta Gambetti, Stefania Gazzotti, Riccardo Natali, Olivia Savigni
musiche originali Vittorio Giampietro
dramaturg Gaia Clotilde Chernetich
assistente al laboratorio di comunità a Castelfranco Emilia Gaia Clotilde Chernetich
disegno luci Lampyris Noctiluca Giulia Pastore
tecnica e luci Angelo Generali
costumi Back Eye Black Orlando Izzo
cura e produzione esecutiva Elena De Pascale
amministrazione Roberto Berti
organizzazione e logistica Miriana Erario
ufficio stampa Nexus Michele Pascarella
collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Oriente Occidente nel progetto Europe Beyond Access co-finanziato Creative Europe e Nexus Factory
con il sostegno di Versiliadanza, Masque Teatro, Onassis AiR nell’ambito del progetto Europe Beyond Access cofinanziato dal programma Europa Creativa, Progetto Residenze Artistiche 2022/2023 Area Cultura Comune di Imola, Danza Urbana – Rete h(abita)t / MUVet e Northern School of Contemporary Dance
Back Eye Black è stato sostenuto da Open Dialogo, un progetto di scambio culturale bilaterale curato da Stopgap Dance Company e commissionato dal Ministero della Cultura italiano (Direzione Generale Spettacolo), dall’Arts Council England, dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra e dal British Council
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
Prossime date:
Lampyris Noctiluca – dal 24 al 26 aprile 2025, Gorizia e Nova Gorica, nell’ambito di Twenty25 artists
Prossimi appuntamenti CARNE nel 2025:
4 e 5 aprile, Teatro Arena del Sole – Bologna: Mario e Maria, Poetic Punkers (prima nazionale)
9 aprile, Teatro Bonci – Cesena: White Out, Piergiorgio Milano
17 aprile, Teatro Arena del Sole – Bologna: Manifesto Cannibale, CollettivO CineticO
Informazioni:
Teatro Dadà, Piazza Curiel, 26 – Castelfranco Emilia
tel. 059 927138 | info.biglietteria@emiliaromagnateatro.com
Orari biglietteria (solo giorni feriali): da giovedì a sabato ore 10.00 – 13.30
Online: castelfranco.emiliaromagnateatro.com | vivaticket.com
Ingresso: 7 / 23 €
Teatro Dadà
Piazza Curiel, 26 – Castelfranco Emilia
28 marzo 2025
venerdì ore 20.30
Frammenti di infinito
Tre Atti per le lucciole
Programma
ATTO I Lampyris Noctiluca
ATTO II Back Eye Black
ATTO III Corporale
coreografia e regia Aristide Rontini
danza (in o. a.) Silvia Brazzale, Cristian Cucco, Orlando Izzo, Aristide Rontini
con la partecipazione nella data di Castelfranco Emilia di Daniela Bises, Valentina Gaggi, Marta Gambetti, Stefania Gazzotti, Riccardo Natali, Olivia Savigni
collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Oriente Occidente nel progetto Europe Beyond Access co-finanziato Creative Europe e Nexus Factory
nell’ambito di CARNE – focus di drammaturgia fisica
durata 70 minuti