Il 29 novembre Elisa Bortoluzzi Dubach, nota specialista del mondo della filantropia e del mecenatismo individuale, tiene una conferenza a partire dalla figura del padre Emilio
FAENZA (RA) – A partire dalla figura del medico e poeta Emilio Bortoluzzi, scomparso nel 2018, la figlia Elisa Bortoluzzi Dubach il 29 novembre, alle ore 17, al MIC di Faenza tiene una conferenza dal titolo ”Filantropia e generosità: alla scoperta della figura di Emilio Bortoluzzi, uomo, medico, poeta”. Un’importante occasione per analizzare lo stato, fornire strumenti e illustrare le buone pratiche del mecenatismo contemporaneo
Elisa Bortoluzzi Dubach, docente universitario in Italia e Svizzera e consulente di Relazioni Pubbliche e Sponsorizzazioni, è un’esperta del settore di chiara fama e lunga esperienza ed è stata capo progetto di campagne nazionali ed internazionali. Ha pubblicato fra gli altri nel 2020 “La relazione generosa” (Franco Angeli), scritto a quattro mani insieme a Chiara Tinonin, un manuale che unisce teoria e pratica per comprendere e rendere operativo il rapporto con i mecenati. Ribaltando una serie di stereotipi e fornendo gli strumenti utili per costruire un dialogo duraturo e proficuo.
Al MIC affronterà l’argomento con un’attenzione particolare alla filantropia legata al mondo dell’arte, dei musei e della cultura in generale. Un argomento che è particolarmente caro a tutte le istituzioni culturali, pubbliche e private, che per sostenere la propria attività hanno necessità di un rapporto costante con il mondo del mecenatismo.
La conferenza si basa su anni di ricerche ed esperienze sul campo e alternerà momenti di riflessione dedicati alla storia e allo spirito generoso del padre, Emilio, medico, poeta e appassionato di cultura, a digressioni di ampia portata sulla filantropia, che, oggi, rappresenta un impegno fondamentale per molte persone facoltose a livello globale.
Lo studio “Wealth_X_UHNW_Philanthropy_2022” sostiene che il 36% delle donazioni mondiali provenga da filantropi. In Italia, la ricerca “L’esperienza filantropica dei Wealthy People in Italia”, pubblicata dalla Fondazione Italia Sociale e Finer Finance Explorer, ha rilevato che il 87% delle persone molto facoltose dona regolarmente a cause filantropiche, posizionando l’Italia al nono posto a livello globale per numero di milionari.
“Vorrei sfatare molti miti sul mecenatismo, in primis la posizione diciamo ‘subalterna’ di chi cerca una donazione rispetto a chi la elargisce. – – spiega Elisa Bortoluzzi Dubach – Secondo il mio punto di vista, l’artista o il professionista del Terzo Settore che necessita di supporto per realizzare il proprio progetto sta soprattutto offrendo al mecenate l’opportunità di entrare in contatto ravvicinato con un universo di valori e di significati, e di pratiche, di cui non avrebbe modo di godere altrimenti”.
Al termine la conferenza prevede un dibattito in sala per accogliere domande e dubbi di tipo pratico e operativo su come è possibile l’incontro tra beneficiari e beneficianti.
Ingresso libero.
MIC Faenza – Museo Internazionale delle Ceramiche, viale Baccarini 19, 48018 – Faenza (RA).
Info: 0546697311, info@micfaenza.org, www.micfaenza.org
Bio
Elisa Bortoluzzi Dubach
Docente universitario in Italia e Svizzera, è consulente di Relazioni Pubbliche, Sponsorizzazioni, Fondazioni, per Mecenati, Consiglieri di fondazione, Amministratori Delegati di aziende nazionali e internazionali, governi e amministrazioni pubbliche. Fa parte della giuria del Premio austriaco “Mecenate”. Autrice di articoli sullo sponsoring, le fondazioni erogative e il mecenatismo – pubblicati in riviste specializzate, in lingua tedesca, inglese, italiana e araba – ha scritto “Lavorare con le fondazioni – Guida operativa di fundraising” (Franco Angeli), con Hansrudolf Frey “Sponsoring dalla A alla Z – Manuale operativo” (Skira) e “Mecenati-Pensare-Agire-Cambiare” (Haupt Editore), con Chiara Tinonin «La relazione generosa. Guida alla collaborazione con filantropi e mecenati» www.elisabortoluzzi.com
Emilio Bortoluzzi
Emilio Bortoluzzi è nato a Venezia nel 1921, ha vissuto a Varese. Dal 1949 condusse la professione medica presso l’Ospedale di Circolo di Varese, dove nel 1965 divenne primario (pochi mesi dopo conseguì la libera docenza a Roma). È del 1971 la nascita del Centro di Rianimazione, da lui fondato e diretto fino al 1989 anno quando si ritirò dal lavoro. All’ambito professionale ha sempre affiancato una ricerca e produzione poetica. Fin dagli anni della Seconda Guerra Mondiale approfondì la lettura su Leopardi, che lo influenzò nell’armonia formale e nell’uso della punteggiatura. Ha pubblicato dodici raccolte di poesie, l’ultima delle quali all’età di novantacinque anni. Autore di numerosi lavori scientifici è stato pubblicista e ha diretto il periodico di cultura e informazione la “Ruota” , giornale del Rotary del Seprio; dal 1998 al 2003 fu presidente dell’Associazione Amici dell’Università dell’Insubria e fu socio sostenitore della Gioventù Musicale e della Società Varesina dei Concerti. Autore di numerosi lavori scientifici è stato pubblicista e ha diretto il periodico di cultura e informazione la “Ruota” , giornale del Rotary del Seprio. E’ stato Presidente di Associazioni Culturali di indirizzo storico e di promozione dell’Università dell’Insubria, con una sentita partecipazione alle iniziative rotariane intese a favorire i legami economici e culturali fra Lombardia e Canton Ticino.