BOLOGNA – Come dice il sottotitolo, “un patriarca, due figli, tre fedi e un attore” sono gli ingredienti di uno spettacolo che ci trascina nel cuore delle fedi monoteistiche, a Gerusalemme, dove si scatenano da secoli i conflitti. “Figli di Abramo” è il titolo dell’opera del norvegese Svein Tindberg che approda a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it) giovedì 16 e veneerdì 17 maggio, alle ore 21, con la regia di Giancarlo Iumiento e l’interpretazione di Stefano Sabelli, accanto all’ensemble musicale composto da Manuel Petti, Marco Molino, Irene Apollonio, Daniele Giradina e Lorenzo Mastrogiuseppe. La storia del testo, tradotto per la prima volta in Italia, è quella di due compagni di viaggio, un attore e una guida palestinese appassionata di film western, che partono da Gerusalemme per immergersi nella ricerca dell’Abramo perduto, tra affabulazione, ironia, riferimenti all’attualità sono le chiavi per far rivivere, come in un mistero buffo, storia, mito e leggenda del primo credente monoteista dell’Umanità.
“Figli di Abramo”, prodotto da Teatro del Loto – Teatri Molisani, è inserito all’interno della rassegna “Ipotesi di pace” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura.
Abramo emerge come figura innovatrice, il cui perenne peregrinare dalla Mesopotamia all’Egitto, dalla Cisgiordania alla Penisola arabica, ha plasmato la storia dell’essere umano. Questo viaggio mette in luce le origini delle tre grandi fedi monoteiste, rivelando le comuni discendenze e i conflitti ereditati fra i popoli gemelli.
In Figli di Abramo di Svein Tindberg, tradotto e rappresentato per la prima volta al di fuori della Scandinavia, Stefano Sabelli ci conduce in un viaggio di narrazione ricco di esperienze personali, trasformando l’originale norvegese in un racconto colto, divertente e mediterraneo.
In un mondo segnato dalla polarizzazione e dalla divisione, Figli di Abramo si pone come un’epica narrazione che promuove la gioia della comunità e l’importanza della consapevolezza reciproca.
Stefano Sabelli e Giancarlo Iumiento sono fondatori e co-direttori del Teatro del Loto, in provincia di Campobasso. Insieme hanno realizzato diversi spettacoli, come L’asino di Jon Fosse, presentato a Teatri di Vita l’anno scorso, compiendo inoltre un’intensa ricerca ed esplorazione delle religioni e civiltà: dopo Le Vie del Buddha, l’attuale Figli di Abramo completa infatti il dittico teatrale Le Vie dei Profeti.
Svein Tindberg, attore-drammaturgo norvegese del Det Norske Teatret di Oslo, ha ottenuto successo con spettacoli di teatro di narrazione come Il Vangelo secondo Marco e Gli Atti degli Apostoli. Il suo debutto da drammaturgo, Abrahams Barn, ha riscosso grande successo in Norvegia. Oltre al teatro, ha esplorato temi scientifici e religiosi nel suo nuovo testo La particella di Dio, incentrato sulla scoperta del Bosone di Higgs.
“Figli di Abramo”
viaggio fra parole e musica nella città
delle tre religioni e dei conflitti
con Svein Tindberg e il Teatro del Loto
A Teatri di Vita, Bologna, 16-17 maggio
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