Tutto era partito nel dicembre scorso quando, sulla base delle indicazioni contenute nella direttiva comunitaria “Bolkestein” sui servizi del mercato interno, era stato pubblicato il bando di evidenza pubblica attraverso il quale riassegnare i posteggi per i quali la concessione era in scadenza.
Complessivamente, nel territorio dell’Unione, in questa fase ne sono stati messi a disposizione 1438, distribuiti fra una ventina di mercati e quindici fiere. Non si tratta del totale (c’è, infatti, anche una quota di concessioni non ancora in scadenza), ma sicuramente di una buona fetta della disponibilità complessiva.
Solo per dare un quadro più preciso di quanto sia articolata la materia, fra i mercati coinvolti, oltre a quelli del mercoledì e del sabato a Cesena, ci sono quello del giovedì a Borello, quelli del mercoledì e del sabato a San Piero, quelli stagionali di Bagno di Romagna, e ancora quelli di Mercato, Montiano, Sarsina, Ranchio, Verghereto Acquapartita, Alfero, Balze.
Molto articolato anche il quadro delle fiere, dall’appuntamento cesenate di San Giovanni al Festinval di Bagno di Romagna, dalla Sagra del Minatore di Borello alla Fiera del martedì di Bagno, dalla fiera della Margherita al Mercatino dei Ricordi.
Da un punto di vista numerico, la maggior quantità di posteggi messi a bando riguardava le fiere cesenati (complessivamente 817) e, a seguire, i mercati del cesenate (503), mentre tutte le altre località dell’Unione mettevano a disposizione complessivamente 71 posteggi per i mercati e 47 per le fiere.
Il termine per partecipare al bando è scaduto il 31 marzo scorso e a quella data risultavano pervenute 1384 domande, di cui al termine dell’istruttoria ne sono state accolte 1295.
Dopo la pubblicazione delle graduatorie, lo Sportello Unico completerà il proprio lavoro con il rilascio della nuova concessione-autorizzazione in modalità telematica.
Questa ultima fase della procedura si completerà entro l’anno.
“Quello che giunge a conclusione è un percorso complesso – sottolineano il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l’Assessore allo Sviluppo Economico Lorenzo Zammarchi – costruito grazie al confronto costante con Fiva-Confcommercio ed Anva-Confesercenti. La concertazione con le rappresentanze sindacali, svoltasi non solo a livello locale, è stata fondamentale per recepire al meglio la direttiva europea poiché, nel totale rispetto delle normative vigenti, si è lavorato per offrire le condizioni capaci di garantire continuità ai mercati ambulanti ed alle Fiere, consapevoli come siamo, di come gli stessi siano punti d’attrazione e di servizi fondamentali per i cesenati. Un ringraziamento particolare va riservato al personale del servizio attività economiche dell’Unione Valle Savio ed al suo Dirigente Alessandro Francioni, perchè solo grazie alla loro professionalità e pazienza, siamo riusciti ad affrontare positivamente questo passaggio”.
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