Reggio Emilia

Festival Trasparenze di Teatro Carcere 2022 a Reggio Emila

amleto 1 Teatro Nucleo, foto di Daniele Mantovani

Dal 4 novembre al 17 dicembre 2022

REGGIO EMILIA – Venerdì 4 novembre 2022 a Reggio Emilia presso il Centro Teatrale MaMiMò negli Istituti Penitenziari prende il via la seconda edizione del Festival Trasparenze di Teatro Carcere, un percorso che prosegue fino al 17 dicembre 2022 tra gli spettacoli del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, formato delle compagnie che operano con progetti teatrali nelle carceri della regione Emilia-Romagna, organizzato dal Teatro del Pratello.

Peculiarità del progetto artistico del festival è lo sviluppo di un tema comune tra le attività teatrali attive in 14 sezioni di 8 Istituti Penitenziari per adulti: Bologna (Sezione Femminile), Ferrara (Sezione penale maschile), Forlì (Sezione Maschile, Sezione Femminile, Sezione Protetti), Ravenna (Sezione maschile), Parma (Sezione penale maschile), Castelfranco Emilia (Sezione maschile detenuti e internati), Modena (Sezione Sex Offenders, Sezione Ulisse, Sezione Femminile), Reggio Emilia (sezione donne z, sezione trans e sezione maschile) e con minori  in carico ai Servizi di Giustizia Minorile dell’area penale esterna.

Il festival è la sfida di sette compagnie teatrali che, con poetiche ed esperienze pregresse, talvolta molto distanti tra loro, in un progetto di rete si danno un tema comune da sviluppare su tre anni: tema del triennio 2022-2024 è Miti e Utopie, che si sviluppa con un sottotitolo di tre parole: Errare/Perdono/Comunità. Tre ambiti di ricerca particolarmente significativi per il luogo, il carcere, nel quale si svolgono le attività di produzione.

Apre il festival, venerdì 4 (ore 14) House We Left, un viaggio intimo sotto le costellazioni di un carcere femminile diretto da Alessandro Sesti, che firma anche la drammaturgia, e con Cecilia Di Donato e i musicisti Andrea Tocci, Debora Contini, Filippo Ciccioli, le musiche originali sono di Greasy Kingdom. House We Left racconta la storia di alcune donne e di transgender che hanno lasciato le loro case a causa di errori commessi durante le loro vite, il carcere è ora il luogo dove vivono, ma per il mondo non esistono più, sono in un luogo che cancella l’esistenza dalla società.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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