Alle ore 21, con la ribollente musica di uno storico esponente della fusion jazz-rock. Il batterista Billy Cobham, della cui band faranno parte Carl Orr (chitarra), Christian Gálvez (basso elettrico), Steve Hamilton e Camelia Ben Naceur (tastiere). Biglietti: intero da 18 a 30 euro, ridotto da 15 a 25.
In attesa del concerto di Cobham, il pomeriggio proporrà un concerto Aperitif con il chitarrista Antonio Stragapede. “L’Onda, storie italiane di uomini e chitarre” inizierà alle ore 18:30 (Al Cairoli, ingresso gratuito).
È organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna. Con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
Nato a Panama nel 1944, si trasferisce con la famiglia a New York tre anni dopo. A otto anni già si esibisce dal vivo. Dopo una lunga permanenza come percussionista nell’U.S. Army Band, si congeda ed entra al servizio di Horace Silver. È il 1968, l’anno in cui la storia del jazz (e non solo) sta per cambiare. In rapida successione viene ingaggiato da Stanley Turrentine, Shirley Scott, George Benson, sino all’approdo che lo indirizza definitivamente: la band elettrica di Miles Davis, quella che va in studio e sforna Bitches Brew (e poi Live-Evil e A Tribute to Jack Johnson).
Esce dal gruppo di Davis a braccetto di John McLaughlin, col quale dà vita alla Mahavishnu Orchestra, che debutta nel 1971. E mentre diventa il batterista ufficiale delle produzioni fusion targate CTI, è pronto anche a esordire come leader. Lo fa nel 1973 con un disco entrato nella leggenda: Spectrum. Nel giro di pochi anni Cobham si orienta verso produzioni più commerciali e la progressiva ‘dolcificazione’ della sua musica va di pari passo con l’allargarsi della notorietà.
A partire dagli anni Ottanta, è tornato con frequenza al ruolo di sideman di lusso, ma da qualche anno a questa parte Cobham ha rispolverato la sua attività solistica, ricostituendo anche il progetto Spectrum.
La carriera musicale di Antonio Stragapede (Bari, 1968) è iniziata nel giro delle orchestre da ballo, per allargarsi poi a varie declinazioni dei suoni popolari (dal folklore andino alla musica greca, dal tango al klezmer). Ha collaborato con Paolo Conte e Jimmy Villotti, oltre che con poeti, comici, attori e coreografi. Si è anche dedicato alle colonne sonore. Ha dato vita all’Osteria del Mandolino, formazione che lo vede impegnato come mandolinista nella riproposizione della musica da ballo tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento.
Ha appena realizzato un articolato lavoro (libro+cd) che uscirà in prossimità della sua esibizione ravennate, alla quale fornirà l’argomento: storie e musiche di artisti italiani che varcarono l’oceano proprio negli anni in cui andava sviluppandosi il jazz.
INFO: www.ravennajazz.org
Biglietteria on-line: www.crossroads-it.org, www.teatroalighieri.org, www.erjn.it.
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