RAVENNA – Si è da pochi giorni concluso, a Ravenna, POLIS, il festival del teatro e della partecipazione, uno dei primi eventi nazionali che ha riaperto i teatri e che ha risposto alla crisi dando spazio ai diversi linguaggi del teatro contemporaneo.
POLIS Teatro Festival ha la direzione di ErosAntEros, con il contributo di Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, Regione Emilia-Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
L’immagine di POLIS, creata dall’artista-attivista Gianluca Costantini, raffigura quest’anno due giovani con la mascherina che si baciano, fondendosi in quell’abbraccio che la pandemia ci ha negato, abbraccio che è stato metaforicamente ricambiato dai tanti spettatori che hanno seguito con attenzione ed emozione il festival, accolto nelle due sale del Teatro Dante Alighieri e alla Biblioteca Classense tra l’11 e il 16 maggio 2021. 12 spettacoli, 3 incontri, 1 dibattito, 1 installazione, progetti partecipativi, 1 laboratorio, biglietti sospesi e biglietti speciali Under30, hanno coinvolto cittadini e spettatori di tutte le età, di provenienze sociali e culturali diverse, nonché molti studenti, incentivando a entrare in sala quasi 300 giovani under30 di Ravenna.
Ha aperto questa quarta edizione Radio Clandestina, lo storico spettacolo che ha fatto conoscere Ascanio Celestini al grande pubblico, dando così la possibilità anche ai più giovani di assistere a uno dei grandi capolavori del teatro civile. Applausi a scena aperta per lo spettacolo di Babilonia Teatri, talentuosa e pluripremiata compagnia, e grande ammirazione per il lavoro legato al teatro visivo e di poesia di Silvia Costa. I diritti umani sono stati al centro di un’intera giornata con ErosAntEros, in scena con Sconcerto per i diritti, e l’incontro dopo lo spettacolo con Andrea Maestri, avvocato specializzato nell’ambito del diritto dell’immigrazione, Luca Cortesi, insegnante e attivista di Amnesty International, gli studenti del Master I-Contact che hanno partecipato al laboratorio RIGHTS QUAKE e Gianluca Costantini, ideatore anche dell’installazione Seduti accanto a Zaky, che ha portato le sagome del giovane studente dell’Università di Bologna imprigionato al Cairo tra il pubblico per tutta la durata del festival, sensibilizzando gli spettatori sul tema della tutela dei diritti umani.
Entusiasmo per gli spettacoli, selezionati dai cittadini che hanno partecipato al progetto VISIONARI, della compagnia Virus Teatrali e dei giovanissimi Fettarappa Sandri / Guerrieri; non lascia indifferenti Io non sono un numero di Sabrina Morena e Laura Bussani di Teatro Miela, lavoro incentrato sul tema della violenza sulle donne.
POLIS ha dedicato inoltre un omaggio all’artista ravennate Elena Bucci, con quattro giorni di repliche, seguitissime, di Di terra e d’oro – Ovvero la materia dei sogni, lettura in musica incentrata sul teatro e sul lavoro. La profonda riflessione sul teatro nella società e sul teatro come lavoro, è stato anche il filo rosso che, passando per l’incontro QUALE DOMANI PER IL TEATRO? alla Biblioteca Classense (dibattito e presentazione del libro Quale teatro per il domani? con Elena Bucci / Le Belle Bandiere, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò / Motus, Silvia Costa, Chiara Lagani / Fanny & Alexander in dialogo con Davide Sacco e Agata Tomsic, introdotto e coordinato da Marco De Marinis), si è concluso con il grido liberatorio di Valentina Banci nell’ultimo spettacolo del festival, una riscrittura de I giganti della montagna di Pirandello per voce sola che è terminata con una denuncia delle nefandezze del sistema teatrale italiano da parte dell’artista, coperta dal fragoroso applauso, anch’esso catartico, del pubblico partecipe e commosso.
Anche in questa edizione è stata importante la formazione e la partecipazione degli spettatori attraverso: il progetto VISIONARI di Ravenna, che, in collaborazione con la rete nazionale L’Italia dei Visionari e il Festival Ammutinamenti di Cantieri Danza, ha coinvolto 40 cittadini ai quali è stata affidata la scelta di parte degli spettacoli in programma a POLIS; il progetto BIGLIETTI SOSPESI, che ha consentito l’accesso alla cultura teatrale anche alle fasce economicamente e socialmente più deboli, in collaborazione con la cooperativa Villaggio Globale; il progetto BIGLIETTI UNDER30, che, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, ha offerto ai giovani Under30 l’ingresso a € 3 a tutti gli spettacoli in programma; il laboratorio sui diritti umani RIGHTS QUAKE, condotto da Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros, realizzato in collaborazione con la Fondazione Flaminia e aperto agli studenti internazionali della Laurea Magistrale in International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage di Ravenna.
INFO: info@polisteatrofestival.org | http://polisteatrofestival.org
Foto: ErosAntEros – POLIS 2021 – Zaky