BOLOGNA – Dibattiti, incontri e iniziative in piazza per festeggiare 50 anni di attività di CEFA (Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura), ONG che aiuta in tutto il mondo i paesi più poveri a raggiungere l’autosufficienza alimentare e il rispetto di diritti fondamentali come istruzione, lavoro, parità di genere, tutela dei minori.
“Gente strana” è il primo festival dedicato alla solidarietà e alla cooperazione organizzato da CEFA e si terrà a Bologna dal 14 al 16 ottobre con l’obiettivo di proporre una risposta alle sfide globali: migrazioni forzate, clima, fame e violazioni dei diritti fondamentali. Una risposta che è il frutto di 50 anni di attività e di esperienze sul campo.
Come afferma la nuova direttrice di CEFA, Alice Fanti:
“Il nostro obiettivo è garantire sicurezza alimentare e lavoro dignitoso, quindi reddito e autonomia economica e sociale, alle comunità che vivono nelle aree marginali dei paesi in cui operiamo, il tutto salvaguardando anche il nostro pianeta, già fortemente messo in crisi dall’attività umana. Crediamo che esista un futuro in cui sia possibile salvaguardare allo stesso tempo le persone e il pianeta.
Sappiamo esattamente cosa serve e come farlo, è una questione di volontà politica e di investimenti. Solo attraverso la cooperazione, intesa come volontà di collaborare per un concreto miglioramento della qualità di vita delle persone e di cura del pianeta, potremo efficacemente gettare le basi per uno sviluppo sostenibile che crei opportunità e futuro. L’agricoltura, che è alla base delle economie di tutti i paesi, può essere il settore da cui ripartire.“
Di obiettivi raggiunti in questi anni CEFA ne può vantare diversi: oltre 2000 progetti sviluppati in 19 paesi del mondo con oltre 300 cooperanti inviati nei Paesi che hanno lavorato con spirito di solidarietà all’insegna della cooperazione.
I tre giorni del Festival “Gente Strana” rappresentano l’occasione per conoscere da vicino i risultati che sono stati raggiunti da CEFA, attraverso le testimonianze dei protagonisti. Esperienze che attraverso la cooperazione hanno saputo rispondere alle emergenze alimentari come, ad esempio, il Kathita Kiirua Water Project, un acquedotto che preleva l’acqua dal fiume Kathita portandola, senza utilizzare pompe, a più di 40.000 persone, oltre ad abbeverare capre e mucche, e irrigare orti, con una rete che supera i 250 km. Julius Mutuma, amministratore dell’acquedotto, spiegherà sabato 15 ottobre ore 15:30, Palazzo D’Accursio, come democrazie e accesso all’acqua siano correlate.
L’Africa Milk Project, che nasce nel 2004 con l’intento di migliorare la vita delle comunità rurali e di sviluppare l’economia del distretto di Njombe, in Tanzania dove ha aiutato oltre 80.000 persone. Grazie a Cefa Onlus e Granarolo, in dieci anni è stata costruita una latteria (Njombe Milk Factory) e sono state trasferite conoscenze alla popolazione locale, che gestisce oggi in completa autonomia un’attività che produce utili. Se ne parlerà sabato 15 ottobre alle ore 16:30, Palazzo D’Accursio.
Un’ esperienza che sarà replicata in Mozambico dove il 29 settembre è stata inaugurata un’altra centrale del latte.
Proteggere l’Amazzonia, un progetto per la salvaguardia del territorio dalla deforestazione attraverso il sostegno alle piccole comunità locali per agevolare la commercializzazione e la sostenibilità economica dei piccoli produttori locali di cacao e caffè, raggruppati in cooperative. Una catena di valore a protezione dell’ambiente con Patrizio Roversi, testimonial dell’iniziativa, che sarà presente all’incontro di sabato 15 alle ore 15.00, Palazzo D’Accursio.
Questi sono alcuni dei tanti progetti di cui si discuterà durante i tre giorni a Bologna, che vedranno alternarsi momenti istituzionali ad eventi in piazza.
Si parte venerdì 14 ottobre (Centro San Domenico, ore 21.00) con la celebrazione dei 50 anni di attività ricordando il fondatore di CEFA, il senatore Giovanni Bersani. Diversi ospiti, tra cui
Raoul Mosconi, Presidente CEFA, Francesco Tosi, Presidente della Fondazione Giovanni Bersani, Claudio Gallerani, Presidente Italia Zuccheri, Marco Piccolo, Presidente di Fondazione
Finanza Etica, Gabriella Nobile, Presidente Associazione “Mamme per la pelle” e il regista Renato Giugliano, accompagnati dal giornalista Mauro Sarti si confronteranno sul modello di sviluppo improntato sulla solidarietà che ha contraddistinto il pensiero e l’attività di Bersani.
Sabato 15 ottobre (Centro San Domenico, 9.45-12.30) si tiene il convegno “La cooperazione come risposta alle sfide globali” dove intervengono tra gli altri: Romano Prodi, Presidente Fondazione per la collaborazione tra i popoli, Mons. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Elly Schlein, Vicepresidente Regione Emilia- Romagna, Matteo Lepore, Sindaco del Comune di Bologna, Paolo De Castro, Eurodeputato, commissione agricoltura, Luca Maestripieri, Direttore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Mahmoud Thabit Kombo, Ambasciatore della Tanzania in Italia, Gianpiero Calzolari, Presidente Gruppo Granarolo, Daniele Ravaglia, Direttore Generale Emil Banca Credito Cooperativo; Mario Cifiello Presidente Coop Alleanza 3.0.
L’incontro “Guerra e nuove povertà alimentari – come il conflitto in Ucraina ha avuto effetti in Italia e nel mondo” (Sala Anziani, Palazzo Farnese, 17.30 – 18.30) punterà invece l’attenzione sulla dimensione locale della crisi alimentare. Partecipano le associazioni e le mense locali di Bologna con Don Matteo Prosperini, Direttore Caritas Bologna; Giovanni Melli, Presidente Cucine Popolari; Simona Cocina, Comunità di Sant’Egidio; Marco Mastacchi, Presidente Opera Padre Marella; Arian Ciala, Presidente Tjeter vizion; Alice Fanti, Direttrice CEFA; modera Alessandro Rondoni, giornalista, che si confronteranno su come guerra e crisi economica globale stiano creando nuove forme di povertà alimentari.
Il sabato pomeriggio a Palazzo d’Accursio è dedicato agli incontri con i protagonisti dei diversi progetti di CEFA nel mondo che daranno un quadro della situazione attuale e dei possibili sviluppi alla luce delle loro esperienze.
Il Festival si chiude domenica 16 ottobre, giornata mondiale dell’Alimentazione, con l’iniziativa “Riempi il piatto vuoto” in Piazza Maggiore che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’emergenza alimentare che coinvolge sia l’Italia dove la situazione post-pandemica ha prodotto 1 milione di poveri in più sia i paesi dell’Africa.
Con un’unica donazione (5 euro), si potranno acquistare confezioni di pasta e riempire i piatti vuoti che ricopriranno interamente il selciato di Piazza Maggiore. Gli alimenti saranno destinati alle mense della città e con il ricavato delle donazioni si potrà contribuire al progetto di CEFA per il contrasto alla crisi alimentare nel Corno d’Africa. La scorsa edizione ha visto il coinvolgimento di 392 volontari e 11 mense cittadine che hanno beneficiato delle donazioni.
Domenica pomeriggio si alterneranno sul palco rappresentanti delle istituzioni e i cantanti coinvolti nei progetti CEFA come i Modena City Ramblers e Dargen D’Amico.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
È gradita la prenotazione sul sito: https://www.cefaonlus.it/eventi/gente-strana/ o al telefono 3703113745 o 051520285
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