Festival della Cultura tecnica, il successo della decima edizione

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Oltre 10.000 presenze per i 260 appuntamenti organizzati nell’area metropolitana bolognese

BOLOGNA – Grande soddisfazione per la decima edizione del Festival della Cultura tecnica, giunto alle battute finali dopo 60 giorni di eventi, seminari, workshop e laboratori promossi per proseguire il percorso di valorizzazione della cultura tecnica, scientifica e tecnologica sul territorio metropolitano e regionale, ma anche per affrontare da vicino lo spinoso tema delle disuguaglianze, più che mai al centro del dibattito contemporaneo, specialmente in ambito scolastico e formativo.
 
Il Festival in numeri
Il bilancio del Festival della Cultura tecnica 2023 può contare sugli ottimi dati di partecipazione: dalle stime raccolte dai circa 200 partner sono stati oltre 10.000 i partecipanti ad almeno uno dei 260 appuntamenti in calendario nella città metropolitana di Bologna. A caratterizzare in particolar modo questa decima edizione la scelta di rendere la rassegna quanto mai diffusa sul territorio, con un numero crescente di incontri distribuiti nei diversi distretti, in modo da raccogliere istanze e attivare direttamente l’intera area metropolitana, grazie al coinvolgimento di Comuni, Unioni, Distretti e numerosi soggetti formativi, istituzionali, associativi ed economici.
Ottimi i ritorni anche nelle otto province della regione Emilia-Romagna – Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini – che hanno portato oltre quota 400 il totale degli eventi in programma.
 
Nell’area metropolitana ha riscosso particolare successo la Fiera delle Idee, tornata in presenza a Palazzo Re Enzo, dopo tre anni di assenza a causa della pandemia. Alla sola giornata inaugurale del Festival – durante la quale le studentesse e gli studenti degli istituti professionali e tecnici, degli enti di formazione, del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP) e delle Fondazioni ITS hanno coinvolto le compagne e compagni più giovani in svariate attività peer to peer – sono intervenute più di 1.500 persone. 
 
Interesse e partecipazione anche per il ciclo tematico “Disuguaglianze: We Have A Dream…”, realizzato sotto la direzione scientifica di Bruna Zani, Presidente dell’Istituzione Minguzzi della Città metropolitana di Bologna, con circa 500 presenze e sempre più numerose visualizzazioni online e nel corso dei nove appuntamenti organizzati sul territorio. Questo percorso a tappe ha permesso di approfondire da diverse prospettive il tema delle disuguaglianze: a una prima riflessione sulle dimensioni socio-economiche, antropologiche e psicologiche, sono seguiti sette eventi organizzati dai sette Distretti metropolitani, centrati rispettivamente su: le disuguaglianze nell’accesso alla cultura (Bologna), alla salute e al benessere (Reno Lavino Samoggia a Casalecchio di Reno), i rischi dall’innovazione digitale (Imola), il ruolo delle comunità educanti (Pianura Est a Minerbio), la creazione di opportunità di lavoro (Appennino a Lama di Reno), il contrasto alla dispersione scolastica (Pianura Ovest a San Giovanni in Persiceto) e al gender gap (Savena Idice a San Lazzaro di Savena). 
Il pomeriggio del 14 dicembre, a Palazzo Malvezzi, si sono tirate le fila di questo percorso, ascoltando la sintesi di quanto emerso e cercando di individuare i saperi da sviluppare per contrastare ancora meglio queste disuguaglianze.
 
Ottimi risultati inoltre per gli eventi organizzati dal Centro Risorse per l’Orientamento Maria Luisa Pombeni, come Verso un futuro complesso: la sfida delle conoscenze e competenze che si è tenuto a Imola il 20 novembre, organizzato con l’IIS Paolini Cassiano e la BCC Ravennate Forlivese e Imolese. Quali saperi per ridurre le disuguaglianze: cosa insegna la Scuola di Barbiana all’attuale comunità educante? del 22 novembre a Porretta Terme, organizzato in occasione del centenario di nascita di don Milani, figura chiave nel campo dell’istruzione e dell’uguaglianza sociale. Ma tu che lavoro fai? Videointerviste sulla grande sfida della scelta, svoltosi il 23 ottobre a Pieve di Cento. 
Anche quest’anno all’interno del Festival è stata dedicata molta importanza alla dimensione interculturale e di genere, con quattro appuntamenti Cineforum organizzati dalla Città metropolitana insieme a Ciofs-FP/ER ETS (sede di Corticella), CPIA della Montagna (sede Berzantina), ICS S. D’Acquisto di Gaggio Montano, IIS Superiore Caduti della Direttissima di Castiglione dei Pepoli, Avvocato di Strada, CESD, Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole dal titolo Genere e intercultura svoltisi il 19 ottobre, il 7 novembre, il 15 novembre e il 21 novembre, che hanno visto la partecipazione di numerosi studenti e studentesse appartenenti a quattro diverse realtà educative (una secondaria di primo grado, una secondaria di secondo grado, un ente di formazione professionale, un centro di istruzione adulti).
Rispetto al tema del genere si ricordano altresì gli oltre 50 Technoragazze days, come pure Dieci domande sulla violenza, l’iniziativa realizzata con scuole, università e centri antiviolenza per la ricorrenza del 25 novembre, promossa dal Piano per l’Uguaglianza e dal progetto ECCO! Educazione Comunicazione Cultura sulle Pari opportunità.
Il 12 dicembre si è svolto un ulteriore evento significativo, Reti di scuole per l’equità, centrato sulle Reti territoriali di Istituti tecnici e professionali come contesti per il contrasto alle disuguaglianze.
 
A tutto digital
È proseguita a passo spedito l’attività digitale con 16.000 visite al sito web www.festivalculturatecnica.it (+35% rispetto al 2022) e 10.500 visitatori unici (+ 20%), di cui oltre il 50% sotto i 24 anni di età e il 65% donne.
Perfomance in aumento anche sui social network, attraverso i quali sono stati raggiunti oltre 60.000 utenti unici (+100% rispetto al 2022), mentre i contenuti pubblicati sugli account ufficiali Facebook, Instagram, Twitter e Telegram hanno registrato 625.000 visualizzazioni (+ 25%).
Sono più di 5.000 gli utenti attivi che hanno assistito agli eventi disponibili in streaming e on demand sulla sezione Video del Festival della Cultura tecnica, nella quale è possibile rivedere tutte le registrazioni (incluse quelle del ciclo tematico), che a oggi hanno già realizzato più di 20.000 visualizzazioni.
 
La parola alla Città metropolitana di Bologna
A margine della giornata conclusiva del Festival, nel corso della quale hanno portato la loro testimonianza anche i rappresentanti delle province emiliano-romagnole, si è espresso Daniele Ruscigno, consigliere delegato a Scuola e Istruzione, Edilizia scolastica, Formazione della Città metropolitana di Bologna: “Questa rassegna è un fiore all’occhiello per la Città metropolitana. Il Festival ci dà infatti l’occasione di promuovere in modo capillare e continuativo il valore della cultura tecnica, tecnologica e scientifica, elemento sempre più decisivo per rispondere in modo adeguato alle sfide e ai bisogni del sistema educativo e del mondo del lavoro, sul breve, medio e lungo periodo. Il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica e delle realtà sociali ed economiche territoriali conferma l’importanza strategica del Festival che anche quest’anno ha superato l’area metropolitana, suscitando interesse e attiva partecipazione sul piano regionale e nazionale. Il mio più sentito grazie va alle e ai protagonisti delle diverse iniziative e a tutte e tutti i professionisti della Città metropolitana, ogni anno impegnati nella progettazione e realizzazione del Festival”.
 
I promotori 
Il Festival della Cultura tecnica è promosso dalla Città metropolitana di Bologna come parte integrante del Piano Strategico 2.0 Metropolitano di Bologna e del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile. Alla sua realizzazione collaborano la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, l’Ufficio scolastico regionale Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, l’Università, il mondo della ricerca e dell’innovazione e numerosi altri partner pubblici e privati.
Con il 2023 la Città metropolitana ha istituito un Gruppo di pilotaggio incaricato di supportare lo sviluppo degli eventi e favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti territoriali. Il Gruppo, coordinato dal consigliere metropolitano Daniele Ruscigno è composto da: Sergio Lo Giudice – Capo di Gabinetto del Sindaco e delegato al Lavoro; Sara Accorsi – consigliera delegata al Welfare metropolitano e lotta alla povertà, Politiche per la casa, Politiche per la pianura bolognese; Franco Cima – consigliere delegato all’Agenda digitale metropolitana; Elena Di Gioia – delegata alla Cultura; Maurizio Fabbri – consigliere delegato alla Pianificazione territoriale, Politiche per l’appennino bolognese; Rosa Grimaldi – delegata alla Promozione economica e Industrie culturali e creative; Simona Lembi – responsabile del Piano per l’uguaglianza metropolitano.
Anche quest’anno infine, per la definizione dei temi e contenuti oggetto di approfondimento e riflessione, ci si è avvalsi del supporto di un Comitato scientifico di respiro regionale e nazionale, al quale partecipano rappresentanti di Città metropolitana di Bologna e Istituzione Gian Franco Minguzzi, Regione Emilia-Romagna, Art-ER, CNR di Bologna, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, Università di Bologna e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.