Piacenza

Festina lente: concerti e spettacoli di primavera nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese

PIACENZA – “Festina lente” è il ciclo di manifestazioni culturali che caratterizzeranno la Cappella Ducale di Palazzo Farnese dal 26 marzo fino alla fine di maggio, ma è anche – secondo Italo Calvino – un modo di dire che si spiega con la mitologia, e la contrapposizione tra Mercurio e Vulcano. Il primo simboleggia la sintonia e il secondo la focalità, ossia la concentrazione costruttiva. Ed è questo il significato di tanti spettacoli che intendono valorizzare in via definitiva la Cappella del Caramosino a luogo idoneo ogni tipo di manifestazione culturale: “Il programma – spiega l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – è rivolto a un pubblico vasto e variegato, con iniziative musicali che vanno dalla rivalutazione della musica cameristica al pop, dal teatro sperimentale al fumetto, insomma tante iniziative che renderanno questo spazio sempre più fruibile. Così come era avvenuto la scorsa estate con le tante iniziative culturali nel cortile del Farnese, per rendere questo luogo sempre più amico dei piacentini, stavolta l’intento è quello di dare una maggiore fruibilità alla Cappella Ducale, autentico gioiello con richiami bramanteschi realizzato tra la fine del Cinquecento e i primi anni del XVII secolo e reso agibile dopo i restauri, nel 1998. Nei 24 anni precedenti ha avuto poche occasioni di essere utilizzato come contenitore culturale, l’intento è quello di farne uno spazio aperto ad associazioni per iniziative di ogni genere, come avviene con Festina lente, e non solo convegnistiche”.

Si partirà – come accennato – sabato 26 marzo alle 18, quando andrà in scena “Kammer-Oper”, lo spettacolo acustico promosso dagli Amici della Lirica in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di cui si è abbondantemente parlato in questi giorni. Ospite Chiara Isotton, accompagnata dai Solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana diretti dal maestro Daniele Agiman, uno dei direttori d’orchestra italiani più attivi a livello internazionale”.

Si proseguirà poi il 29, 30 e 31 marzo alle 21, con la compagnia ChezActors che porterà in scena “Sogno 3.0” liberamente tratto dal “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. “Il progetto – commenta Filippo Arcelloni – è a cura di Teatro Trieste 34 ed è organizzato da Piacenza Kultur Dom. “Sogno 3.0” fa parte di una trilogia di laboratori con tre cast differenti di attori giovani che avranno il compito di consegnare il testimone della tradizione alle nuove generazioni”. Kultur Dom e ChezActors proporranno poi il 13 aprile alle 21 il progetto “Inclusive theatre and accessibility workshop.

Il 4 aprile la Cappella Ducale ospiterà il concerto “Quivi siamo per dar diletto”, organizzato dai Cinemaniaci. “Brani – spiega Maddalena Scagnelli – dedicati alla festa in musica tra Rinascimento e primo Barocco. Il repertorio antico presenta canti e brani strumentali di straordinaria bellezza legati al tema del banchetto in musica, della festa campestre, del Carnevale, della vendemmia e della serenata notturna”. L’Ensemble “Le Rose e le Viole” farà rivivere questo repertorio musicale con un gruppo composto dal polistrumentista Maurizio Piantelli al liuto e tiorba, dalle voci di Gianluca Cavagna, Elisa Dal Corso, Giacomo Volpe, Anna Perotti e con Maddalena Scagnelli (voce, violino e direzione).

Venerdì 8 aprile nell’ambito del Festival Piacenza Classica, l’associazione Pier Luigi Bricchi per i bambini, proporrà il concerto “Da Brahms a Bernstein, due mondi che si incontrano”. Sette concerti, dall’8 aprile al 10 maggio nell’ambito di Piacenza Classica Festival, protagonisti le prime firme della concertistica e giovani musicisti provenienti da alcuni dei migliori conservatori italiani e dal Nicolini. Si tratta di un progetto legato alla valorizzazione della musica da camera. La direzione artistica della manifestazione è curata da Monica Righi, violoncellista, Ivan Maliboshka, pianista, ed Elisa Tait, oboista: “Vorremmo che il Festival – spiega il presidente Andrea Bricchi – potesse diventare un punto di riferimento per tutti i piacentini, uno stimolo ad aprirsi al confronto e all`ascolto”. Diversi i super ospiti tra i quali Kaori Ogasawara, Marco Decimo al clarinetto e Paolo Beltramini al violoncello. Il tutto tra Ottocento e Novecento nelle sere del 14, 23, 25 e 30 aprile e il 7 e il 10 maggio.

Cambio di marcia il 9 aprile con due serate dedicate al pop: lo spettacolo di Francesco Baccini tra canzoni e racconti, promosso dalla Cooperativa Fedro. Un tuffo nella musica cantautorale con questo autore genovese che si è reso famoso per i propri brani di successo e per le collaborazioni con artisti quali Faber e Cristiano De André e per le sue interpretazioni dei motivi di Luigi Tenco, mentre il 28 aprile sarà proposta “Plays Lennon” dove il chitarrista blues Alex Kid Gariazzo e lo scrittore e traduttore Seba Pezzani, daranno vita a una serata tutta musiche e parole dedicata a John Lennon.

Il 7 maggio l’associazione Fase Luce regalerà suggestioni ed emozioni con la proiezione di fotografie d’autore nel loggiato di Palazzo Farnese, una serata di luci, arte e immagini. Sabato e domenica 14 e 15 maggio saranno dedicate al fumetto, con la mostra “Archeologia a fumetto” a cura dell’associazione culturale Ora pro Comics composta da appassionati e professionisti del fumetto. Afferma Federico Zucca, tra i responsabili di Ora pro Comics: “Il festival comprende una mostra di tavole originali e illustrazioni, incontri con gli autori e alcune conferenze; il sabato pomeriggio si terrà la conferenza “Tra archeologia e fumetto”, con la partecipazione delle associazioni locali legate al mondo della storia e dell’archeologia. In chiusura verranno assegnati i premi del concorso “Dedicato a… Ade Capone” per sceneggiatori emergenti, giunto alla sesta edizione. Tra le tavole esposte ci saranno opere di prestigio di autori come Stefano Andreucci, Alessandro Bignamini, Paolo Mottura, Valerio Held, Majo. Saranno presenti i piacentini Giovanni Freghieri, Lucia Arduini, Alessandro Sisti, Paolo Bisi, Nicola Genzianella, Pietro Gandolfi che oltre ad esporre le proprie opere saranno a disposizione per incontrare i visitatori”.

Venerdì 27 maggio alle 10, 15 e 21 evento finale con interviste da parte dei ragazzi scuole medie a Raffaele Costantino. Lo spettacolo serale sarà un evento didattico culturale a cura di Piacenza Network Aps.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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