Spettacoli, eventi, incontri e momenti conviviali
VALSAMOGGIA (BO) – «Ha ancora senso festeggiare la bellezza della libertà e della dignità del lavoro in un mondo dove le decisioni sono prese da pochi e non da molti, dove imperversa la propaganda, dove i dissenzienti diventano nemici, la competizione prende il posto della solidarietà e la logica della guerra vince su quella del dialogo? Noi crediamo di sì. Oggi ha ancora più senso di ieri. Perché vogliamo resistere al pensiero unico del “non si può fare altrimenti”. Perché vogliamo continuare a immaginare insieme un altro mondo possibile, perché noi sappiamo che c’è, anche se tutti dicono di no.»
Con queste parole il Teatro delle Ariette presenta l’edizione 2023 della Festa d’altri tempi che dal 25 aprile al 1 maggio presenta, nel suo teatro in mezzo ai campi, un fitto calendario di spettacoli, eventi, incontri e momenti conviviali, con il patrocinio del Comune di Valsamoggia. Cuore del programma è la presenza della compagnia di teatro danza Tardito/Rendina, danzatori e coreografi, già ospiti varie volte delle Ariette, legati da affinità ideali e artistiche, che da anni si confronta con la creazione d’autore in una ricerca originale e libera da stereotipi teatrali.
Si inizia martedì 25 aprile, Festa della Liberazione, alle ore 12 con “Alla luce del giorno” de Il Collettivo La Notte, di e con Anita Farneti, Alessandro Memoli, Giuseppe Patti, Giorgia Vivarelli, regia Paola Berselli e Stefano Pasquini. Lo spettacolo è una sorta di autoritratto, l’autobiografia di un piccolo gruppo di amici, un racconto fatto di frammenti di vita in cui relazioni, sogni, desideri e ricordi si intrecciano con ironia, complicità e sincerità.
Dopo il Pranzo Popolare Autogestito (ore 13), segue alle ore 15 “Poesie Resistenti” a cura di Giancarlo Sissa, lettura a due voci di Giancarlo Sissa e Alessandra Gabriela Baldoni di testi di Char, Ritsos, Hernandez, Saramago, Quasimodo, Pavese, Zurita, Pizarnik, Sicari, Mehr. La poesia come declinazione inquieta di voci e ideali, funzione d’anima e organo di resistenza alle dittature, alle guerre, alle discriminazioni, come risposta scomoda e interrogante ai mali e alle malattie dell’umano, come ipotesi di semina condivisa. Poeta mantovano trapiantato a Bologna, Giancarlo Sissa ha pubblicato numerose raccolte poetiche. Attivo in ambito sociale come formatore e coordinatore di servizi rivolti ai minori, per anni ha prestato opera di diarista e narratore per compagnie teatrali tra le quali il Teatro delle Ariette.
Alle ore 16.30 si svolgerà, alla presenza dell’autore, la presentazione del libro “Sguardi sul teatro contemporaneo” interviste di Fabio Francione (ed. Libri Scheiwiller 2022). In questo volume Francione riflette, insieme a sedici tra i maggiori interpreti della scena teatrale italiana e internazionale, tra i quali il Teatro delle Ariette, sulla situazione attuale del teatro e sulle prospettive future. Dalle diverse voci interrogate dall’autore emerge un’idea forte del teatro come luogo di incontro, confronto, talvolta di scontro tra la piccola comunità della compagnia drammaturgica e la collettività, non solo e non tanto alla ricerca di divertimento e svago per dimenticare le contingenze quotidiane, ma per ascoltare una parola in cui la comunità possa ritrovarsi e conoscersi.
Venerdì 28 aprile, alle ore 20.30, la compagnia Tardito/Rendina presenta “Swan”, spettacolo di teatro danza, di e con Aldo Rendina, accompagnamento alla creazione di Federica Tardito, molto lontanamente ispirato a Swan Lake di P.I. Tchaikovsky, con alcune musiche tratte dall’opera rielaborate da Alessandro Achilli, una coproduzione Associazione Kado, Compagnia Tardito/Rendina, Europa Teatri. Solo, chiuso nella stanza, Swan cova un bisogno di fantastico, surreale. Partendo da alcuni elementi intorno all’opera Il lago dei cigni senza volerne fare una rilettura, in Swan si scorge un uomo e il suo dare spazio a qualcosa di assurdo, inconsueto. Sullo sfondo un lago dalla superficie increspata dal quale emergono nuovi differenti cigni, inevitabile lo scontro con i miti contemporanei e l’immortalità.
Sabato 29 e domenica 30 aprile Federica Tardito e Aldo Rendina condurranno un Laboratorio di Teatro Fisico per avvicinarsi al corpo come territorio in movimento da esplorare e permettersi un tempo e uno spazio di ascolto.
Lunedì 1 maggio, Festa del Lavoro, dopo il consueto Pranzo Popolare Autogestito (ore 13), segue alle ore 15 “Sonja”, di e con Federica Tardito, accompagnamento alla creazione di Aldo Rendina, liberamente ispirato alla figura di Sonja dall’opera Zio Vanja di A.Cechov, una produzione Tardito/Rendina in coproduzione con Sosta Palmizi e Arbalete, con il sostegno di Europa Teatri, Compagnia Zerogrammi e Arte in Movimento. «Mi sono sentita toccata dal personaggio di Sonja – scrive la Tardito – come se questa anima femminile mi risuonasse nel profondo, uno strano sentimento di stupore e vicinanza. Mossa da un desiderio di levità, scorgo una sottilissima vena sospesa, in bilico, tra l’anelito al sublime e il suo inevitabile inciampo. La vicinanza al personaggio mi ha restituito un mondo inespresso, rimasto nei respiri, nel battito del cuore e nel silenzio, consegnando allo spazio una figura poetica, gentilmente scomposta».
Informazioni e prenotazioni
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
Il laboratorio di Tardito/Rendina, per un max di 15 persone, costa 20,00 Euro.
Teatro delle Ariette via Rio Marzatore 2781 – Valsamoggia (BO)
Tel. 051 6704373 – 6704819 / WhatsApp 338 8389138
www.teatrodelleariette.it – info@teatrodelleariette.it
FB @TeatrodelleAriette – IG @teatrodelleariette