Festa della Repubblica: aperti i luoghi della cultura

69

Mercoledì 2 giugno si possono visitare la Ghirlandina, l’Acetaia comunale, le Sale storiche del Municipio e il Nuovo Diurno, oltre a partecipare ai “Modena city tour”

MODENA – La Festa della Repubblica può rappresentare l’occasione anche per visitare – in sicurezza, nel rispetto delle misure anti-Coronavirus – alcuni tra i luoghi della cultura più significativi della città di Modena, che saranno aperti nella giornata di mercoledì 2 giugno: la Ghirlandina, l’Acetaia comunale, le Sale storiche del Palazzo comunale e il Nuovo Diurno (che, dopo l’inaugurazione dei giorni scorsi alla presenza anche della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, sarà aperto al pubblico da martedì 1 giugno).

Ghirlandina. La Torre Ghirlandina sarà aperta con accesso su prenotazione alle ore 9.45, 10.30, 11.15, 12, 12.45, 13.30, 14.15, 15, 15.45, 16.30, 17.15 e 18. Il ritrovo dei partecipanti (ammesse 14 persone per turno) è previsto davanti alla porta della Ghirlandina. La spiegazione da parte del personale di Ars/Archeosistemi, della durata di circa un quarto d’ora, è al piano Torresani, mentre la salita dei 200 gradini avviene in autonomia. Il biglietto d’ingresso costa tre euro.

Sale storiche. Le Sale storiche del Palazzo Comunale saranno visitabili al pomeriggio con accesso su prenotazione e visita guidata alle ore 15.15, 16, 16.45, 17.30, 18.15 (anche in questo caso, 14 persone per turno di visita). In ognuna delle sale storiche sono custodite testimonianze storiche e opere d’arte; in particolare, la Sala del Fuoco, col camino cinquecentesco dove si preparavano le braci per riscaldare i commercianti del mercato in piazza, ospita gli affreschi del 1546 di Nicolò dell’Abate con episodi della Guerra di Modena e del Secondo Triumvirato (43-42 a.C.).

Mentre nella Sala del Vecchio Consiglio, col soffitto seicentesco dipinto da Bartolomeo Schedoni ed Ercole Dell’Abate, si possono ammirare scene della vita di San Geminiano dipinte da Francesco Vellani nel 1766 e il gonfalone su seta di Ludovico Lana del 1633. Spostandosi nella Sala degli Arazzi si trovano i dipinti su tela settecenteschi di Girolamo Vannulli che imitano arazzi e le e cornici fiorite di Francesco Vaccari. I dipinti raffigurano episodi della Pace di Costanza (1183) che pose fine alla contesa tra Comuni dell’Italia Settentrionale e Federico Barbarossa. Nella Sala cosiddetta dei Matrimoni, invece, si trova un grande lampadario di Murano e, alle pareti, dipinti di Adeodato Malatesta (1806 -1891), il più importante pittore modenese dell’Ottocento; durante il percorso si incontra il Camerino dei Confirmati, dove si trova la famosa Secchia Rapita. L’ingresso costa 2 euro.

Acetaia comunale. L’Acetaia comunale, che si trova nel sottotetto del Palazzo comunale, sarà aperta con visite guidate su prenotazione a cura della Consorteria dell’Aceto Balsamico di Spilamberto alle ore 10.30, 11.30, 15.30, 16.30 e 17.30 (otto persone per turno di visita, ingresso due euro).

Nuovo Diurno. Il rinnovato Albergo diurno di piazza Mazzini è aperto con visite guidate su prenotazione alle ore 9.45, 10.30, 11.15, 12, 12.45, 13.30, 14.15, 15, 15.45, 16.30, 17.15 e 18. L’ingresso è gratuito e sono ammesse 14 persone per turno di visita.

Modena city tour. Alle ore 11, 15 e 16 è possibile partecipare al percorso “Modena city tour” organizzato dall’Ufficio Informazione e accoglienza turistica: si tratta una piacevole passeggiata in centro storico, accompagnati da esperte guide turistiche locali, per scoprire arte, storia e curiosità sulla città. Il costo è di 10 euro a persona.

Tutte le visite ai luoghi della cultura sono su prenotazione, che si possono effettuare, fino a esaurimento posti, anche il giorno stesso della visita. È comunque fortemente consigliata la prenotazione online sul sito web www.visitmodena.it, che consente una conferma immediata, oltre che via email all’indirizzo info@visitmodena.it, telefonicamente al numero 059 2032660, di persona all’Ufficio Informazione e accoglienza turistica in Piazza Grande 14 o nei luoghi di visita il giorno stesso, qualora ci fossero ancora posti disponibili.