L’assessore al Lavoro Andrea Bosi: “I lavoratori stanno pagando moltissimo alla pandemia. Cogliere l’occasione del Piano di ripresa e resilienza”
MODENA – “Anche quest’anno, purtroppo, non potremo essere in piazza, insieme ai lavoratori, per riaffermare i valori e i principi della festa del Primo Maggio. Il mondo del lavoro sta pagando tantissimo alla pandemia, con un larghissimo ricorso alla cassa integrazione, anche nel nostro territorio, e una generale frammentazione e riduzione delle tutele dei lavoratori. Ora che, grazie ai vaccini, possiamo cominciare a guardare oltre la pandemia, dobbiamo tutti fare il possibile perché al centro della ripartenza ci sia il lavoro: di qualità, in sicurezza, rispettoso delle regole e della legalità”. Lo ribadisce l’assessore al Lavoro del Comune di Modena Andrea Bosi che, in occasione della Festa del lavoro, ringrazia le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil che, per il secondo anno consecutivo, hanno voluto essere presenti, in modalità digitale, per “tenere alta l’attenzione sulla condizione dei lavoratori”.
Le organizzazioni sindacali modenesi, infatti, con lo slogan “L’Italia si cura con il lavoro”, propongono iniziative unitarie on line che si possono seguire sulle pagine facebook delle diverse sigle e hanno realizzato un video che raccoglie gli interventi dei tre segretari e che si conclude con la canzone “A change is gonna come” suonata e cantata dai ragazzi del liceo musicale Sigonio, sempre in modalità a distanza, mentre scorrono le immagini dei passati concerti dal vivo. Il video è visibile anche sui social e sul sito istituzionale del Comune di Modena (www.comune.modena.it).
“Il cambiamento in arrivo cantato dagli studenti – prosegue l’assessore Bosi – potrà essere stimolato dagli investimenti di Next Generation EU e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito del quale Modena ha candidato diversi progetti e programmato investimenti che sosterranno anche la ripresa del lavoro. Un’altra nota positiva – aggiunge – sono le recenti assunzioni da parte di Just Eat che ha finalmente messo sotto regolare contratto i suoi rider. Noi, come in passato, terremo alta l’attenzione sulla qualità del lavoro sia negli affidamenti sia attraverso l’approvazione di protocolli”.