L’assessora Frisoni: “Due opere che rivoluzioneranno il sistema dei trasporti del nostro territorio, sempre più facile da raggiungere e in dialogo con il Paese”
RIMINI – Con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la Legge di Bilancio 2022, unitamente al “documento strategico sulla mobilità ferroviaria” presentato a fine anno dal Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini al Parlamento e la predisposizione degli studi di fattibilità di RFI, si fanno sempre più concreti e prossimi i progetti di potenziamento della linea ferroviaria Rimini-Ravenna e l’introduzione della linea ad alta velocità Bologna-Taranto, riguardante la dorsale adriatica e dunque il territorio riminese.
“Nella mappa di investimenti tracciata dal Governo italiano e dalla società guidata da Vera Fiorani, con i nuovi studi di fattibilità sui progetti ferroviari che riguarderanno il nostro Paese nei prossimi 5 anni, si evince un quadro molto positivo per il futuro del sistema di collegamento e di trasporto su ferro di Rimini, una città che ha tutte le carte in regola per essere al centro di un nuovo modo di spostarsi in maniera veloce, comoda e sostenibile lungo lo Stivale grazie a servizi di trasporto ferroviario veloci e sostenibili ”.
È questo il commento dell’Assessora alla Mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni, che guarda con ottimismo alla notizia del nuovo piano di investimenti dei Parlamento, su cui RFI sta lavorando per renderne possibile l’avvio.
“Tra le 52 opere su cui Roma sta portando avanti gli studi di fattibilità ci sono due opere strategiche per ridisegnare il volto del nostro territorio: da una parte la velocizzazione della linea Rimini-Ravenna, sulla quale è già stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra Regione, Governo e Ferrovie e su cui come Comune, in sinergia con gli altri soggetti coinvolti, siamo già al lavoro, e dall’altra parte, l’alta velocità Bologna-Taranto, una svolta nella rete dei collegamenti veloci del nostro Paese – continua l’Assessora -. Parliamo di due interventi di grande rilevanza per il benessere e la competitività del nostro territorio su tanti fronti, dall’economia alla sostenibilità, e che saranno dunque decisivi per la Rimini del domani.
Per quanto riguarda il primo, la Regione Emilia Romagna e RFI hanno già avviato un tavolo di lavoro anche con i Comuni interessati dal tracciato per lo studio degli interventi di potenziamento della rete e soppressione dei passaggi a livello che porteranno a un netto miglioramento della linea ferroviaria sia in termini di sicurezza che di rapidità, a beneficio non solo dei passeggeri, ma di tutta la cittadinanza.
L’obiettivo è avere un treno ogni 30 minuti tra Ravenna e la nostra città, il che andrà a vantaggio di tutti: pendolari, studenti, cittadini, turisti, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei singoli e, a cascata, anche sulla viabilità del nostro territorio.
Ricordo che come Amministrazione comunale abbiamo destinato 500 mila euro per la progettazione degli interventi sulla mobilità e la sosta necessari ad accompagnare questi investimenti e portare avanti il ridisegno del sistema di mobilità e sosta di Rimini nord.
Un progetto cruciale nella nostra agenda, che andrà a integrarsi con l’importante programma di riqualificazione urbana e viaria già in fase avanzata nel quadrante nord della città, nonché con la nuova linea ferroviaria Rimini-Ravenna, in un’ottica di maggiore permeabilità ciclo-pedonale tra il mondo ferroviario e la zona mare e di valorizzazione del lungomare.
Nel documento presentato dal Ministro Giovannini è stata poi inserita l’alta velocità Bologna-Taranto, che punta a velocizzare il corridoio adriatico, con enormi benefici, anche in questo caso, sul fronte del turismo, della logistica e delle opportunità imprenditoriali.
Il corridoio tirrenico da un lato, il corridoio adriatico dall’altro: è questa la direzione giusta per rendere la nostra città sempre più facile da raggiungere e in dialogo con il resto del Paese, nel segno della sostenibilità e delle tecnologie più avanzate. Due opere decisive per il futuro di Rimini e il post pandemia.”