Per tre in contatto con il virus è avvenuto molto tempo fa
FERRARA – Procede lo screening sui dipendenti comunali più esposti al rischio di contagio, cioè quelli che nelle settimane più difficili del lockdown hanno lavorato a stretto contatto diretto con il pubblico. Sono 350 i test sierologici a disposizione dei dipendenti che possono aderire allo screening su base volontaria: di questi ne sono stati già effettuati 173 tra quelli dedicati agli agenti della Polizia Locale e quelli per i dipendenti Acer.
Su un totale di 173 test solo 5 sono risultati positivi, cioè è stata rilevata la presenza di anticorpi come reazione ad un contatto con il virus Covid 19.
Per 3 di questi il test ha rilevato presenza di IGg positive, tipiche di chi ha avuto contatto con il virus in un passato lontano e non è dunque da ritenersi più esposto all’azione virale, per altri 2 invece gli anticorpi rilevati hanno segnalato un contatto più recente e il virus attivo (IGm positive)
I dipendenti per cui è stata rilevata la presenza di IGm positive sono stati già avvisati e il loro percorso sanitario è stato avviato come da protocolli previsti dalla delibera regionale. Sarà l’Ausl locale, in collaborazione con il medico di base di riferimento a organizzare il percorso sanitario. Tutti e due i dipendenti sono già in isolamento preventivo presso il proprio domicilio. Sempre come previsto dalla delibera regionale l’eventuale esecuzione del tampone nasofaringeo verrà definita dal medico curante con l’Asl e sarà a carico dell’Azienda. I test proseguono a chiamata presso il Poliambulatorio F Medical di Ferrara che è Punto Prelievi con Service di Bianalisi S.P.A., autorizzato dalla determina regionale del 14/05/2020 per l’esecuzione dei test sierologici. I test sono stati acquistati dal Comune al prezzo indicato dalla Regione, 25 euro ciascuno, in base all’ordinanza sindacale sugli acquisti di prodotti e servizi per il contenimento del contagio.
“I risultati sono confortanti. I test fino ad oggi segnalano la presenza di pochi casi di contatto con il virus, alcuni dei quali hanno già superato la fase virale senza aver mai sviluppato sintomi mentre gli altri sono stati messi in isolamento – spiega il sindaco -. Questo screening non garantisce solo i dipendenti che hanno prestato servizio quotidianamente anche nella fase più acuta dell’emergenza, ma tutti i cittadini che con questi dipendenti, a partire dagli agenti della Polizia Locale, sono venuti in contatto o verranno in contatto nel prossimo futuro. E’ fondamentale infatti per la salute e la serenità di tutti conoscere a fondo lo stato di salute di chi effettua servizi pubblici e per questo siamo convinti della bontà delle nostre scelte in merito a questo screening. Dispiacciono invece i tempi lunghi imposti dalla burocrazia della Regione Emilia Romagna che ha tenuto di fatto bloccato il Comune per oltre un mese e mezzo”.