L’ass. Fornasini chiede a Hera riduzioni per le imprese rimaste ferme e rinvio pagamento ad aprile
FERRARA – “Sulla Tariffa rifiuti la nostra giunta è in trattativa con Hera per andare incontro il più possibile alle esigenze delle attività ferraresi danneggiate dalle chiusure e dalle restrizioni dell’emergenza sanitaria. Abbiamo già fatto diversi incontri e siamo in attesa di risposte. La multiutility aveva già dato disponibilità all’adozione di alcune misure di attenzione e ora stiamo ragionando sulle date: il nostro obiettivo è far slittare i pagamenti al prossimo aprile con possibilità di rateizzo a partire da quella data. Purtroppo il Comune di Ferrara rispetto ad altri Comuni ha le mani legate su questo tema perché, per scelta della precedente amministrazione, la Tari nella nostra città è considerata come una tariffa da corrispondere al gestore e non come una tassa sulla quale il Comune può intervenire in modo diretto per calmierare”.
Così l’assessore al Bilancio del Comune di Ferrara, Matteo Fornasini, commenta la questione della Tariffa rifiuti e dei pagamenti in arrivo: “Sono in particolare gli alberghi, ma anche i gestori di negozi e locali, insieme alle imprese che operano nel settore turistico, quelli per i quali il Comune sta portando avanti una serie di iniziative di sostegno per il pagamento della tariffa rifiuti. Le iniziative già messe in campo sono state su più fronti: si è partiti dalla richiesta (già recepita da Hera) di applicare una riduzione con sconti applicati sulle bollette di novembre per tutte le utenze non domestiche che sono rimaste forzatamente chiuse nei mesi scorsi, il rinvio della scadenza della bolletta da fine novembre ad aprile, ma anche la possibilità di renderei rateizzabile il pagamento”. Oltre a questo “è allo studio un nuovo bando con ulteriori risorse da mettere a disposizione di queste strutture del comparto ricettivo e turistico proprio per dare ulteriori contributi a fondo perduto in modo da aiutare le imprese nel pagamento della tariffa sui rifiuti. A trovarsi in difficoltà sono quelle imprese che si trovano ora a dover affrontare il pagamento della tariffa rifiuti, calcolata sulla superficie degli spazi di attività, e che devono quindi affrontare il pagamento di una spesa fissa che va ad assommarsi ai mancati introiti di questa ormai prolungata emergenza sanitaria”.
Un problema che va affrontato sotto diversi aspetti, anche proprio per la configurazione di questo tipo di pagamento. Fornasini ricorda: “Ormai più di due anni fa, quindi con la precedente amministrazione, il Comune di Ferrara è passato, unico Comune capoluogo nella Regione, dal sistema di pagamento con la tassa a quello a tariffa, quindi con una tariffa da corrispondere al gestore. Questo è un aspetto importante perché la tariffa corrispettiva puntuale (Tcp), al contrario della Tari, resta in questo modo completamente fuori dal bilancio del Comune ed è passata direttamente alla gestione di Hera, che incassa tramite le bollette il costo del servizio di smaltimento e raccolta dei rifiuti”.
“In questo momento – conclude Fornasini – questa modalità si è rivelata penalizzante, perché intervenire direttamente è più difficoltoso e perché le decisioni da prendere come ente locale vanno sempre messe in relazione con le diverse normative emanate dal Governo per la gestione dell’emergenza Covid, a partire dalle scelte legate allo stanziamento dei fondi statali per le amministrazioni locali.”
Più categorico l’assessore Alessandro Balboni, che commenta: “L’attuale sistema di tariffazione rifiuti soffre della grave carenza che abbiamo ereditato della scorsa amministrazione. Infatti la bolletta non è divisa in maniera equa tra quota fissa e quota variabile: quest’ultima è ancora una piccola frazione dell’importo complessivo. Questa contraddizione è particolarmente evidente, e quindi grave, per quanto riguarda le attività chiuse in periodo di lockdown: nonostante in quel periodo le attività non abbiano prodotto alcuna quantità di rifiuti, il peso della bolletta rimane pressoché invariato. È paradossale che esponenti della ex amministrazione gli scorsi giorni abbiano lanciato l’allarme sulle bollette, quando il problema è sorto a causa delle scelte che hanno fatto e del regolamento che loro stessi hanno scritto. Come amministrazione siamo al lavoro già dal 2019 per approvare un nuovo regolamento rifiuti che tenga conto effettivamente della quantità rifiuti prodotta, come da anni richiedono inascoltate le associazioni di categoria”.