Per Giovan Battista Giraldi Cinthio. Edizioni e Studi
E’ dedicata alla figura e alle opere di Giovan Battista Giraldi Cinthio, letterato e drammaturgo ferrarese del ‘500, la giornata di studi in programma giovedì 24 novembre (alle 10 e alle 15.30) nella sala Riminaldi della biblioteca Ariostea. L’iniziativa è a cura di Carla Molinari, con il patrocinio del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara e dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara.
PROGRAMMA:
Giovedì 24 novembre 2016 ore 10 e 15.30 in Sala Riminaldi
Per Giovan Battista Giraldi Cinthio. Edizioni e Studi
Giornata di lavori a cura di Carla Molinari
Ore 10 – Saluti di Enrico Spinelli e Marco Bertozzi
Seguirà la presentazione del volume ‘Giovan Battista Giraldi «Cinthio, Canti dell’Hercole»’ (Classe I 406 della BCAFe), edizione critica a cura di Carla Molinari, Ferrara, Edisai, 2016
Presiede: Gianni Venturi
Relatori: Riccardo Bruscagli, Renzo Cremante, Marco Dorigatti, Carla Molinari)
Ore 12 – Presentazione della rivista ‘Studi Giraldiani. Letteratura e Teatro’ II, 2016
Relatori: Fabio Bertini, Irene Romera Pintor, Susanna Villari
Ore 15.30 – Tavola rotonda sul tema ‘Giovan Battista Giraldi Cinthio oggi: prospettive di ricerca’ con la partecipazione di membri del Comitato scientifico della rivista intervenuti alla giornata.
– Giovedì 24 novembre alle 17 in sala Agnelli
Siegfried Kracauer: un filosofico “detective” della moderna industria culturale
A cinquant’anni dalla morte di Siegfried Kracauer, Marco Bertozzi ne ricorderà il percorso intellettuale e le principali opere nel corso di una conferenza prevista per giovedì 24 novembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, a cura dell’Istituto Gramsci in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, sarà introdotto da Filippo Domenicali.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Siegfried Kracauer (Francoforte, 8 ottobre 1889 – New York, 26 novembre 1966), intellettuale di spicco della cultura tedesca all’epoca della repubblica di Weimar, fu amico di Walter Benjamin e del giovane Adorno, a cui spiegava la “Critica della ragion pura” di Kant il sabato pomeriggio. Praticò, per breve tempo, la professione di architetto, per entrare poi nella redazione della “Frankfurter Zeitung”, diventando noto per le sue recensioni di saggi, romanzi, film e per i suoi acuti commenti sulla cultura e la società tedesca ormai avviata verso il nazismo. Rifugiatosi in Francia nel 1933, dove scrisse “Jacques Offenbach e la Parigi del suo tempo” (1937), emigrò poi negli Stati Uniti, entrando in rapporto con Erwin Panofsky. Qui lavorò alla preparazione e alla pubblicazione del suo famoso libro sul cinema tedesco, “Da Caligari a Hitler” (1947), e anche della impegnativa “Teoria del film” (1960). Un volume sulla filosofia della storia, “Prima delle cose ultime”, uscì (postumo) nel 1969, con una prefazione di Paul Oskar Kristeller. In occasione della conferenza, a cinquant’anni dalla morte di Kracauer, sarà dedicata particolare attenzione a due suoi fondamentali saggi, “La massa come ornamento” (1927) e “Il romanzo poliziesco. Un trattato filosofico” (postumo, 1971).
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