FERRARA – Ancora un’operazione di contrasto al bracconaggio ittico messa a segno dalla Polizia provinciale nel Po di Volano, nei pressi del ponte in Via Prinella a Ferrara. Una pattuglia, durante una perlustrazione notturna, ha scorto una barca sull’acqua e si è appostata per attendere l’arrivo dei pescatori di frodo che stavano pescando sul fiume convinti di essere protetti dall’oscurità e dalla nebbia. Dopo poco tempo sul posto è arrivata una seconda pattuglia della Polizia provinciale che ha proceduto all’immediata liberazione del pesce catturato: oltre un quintale e mezzo fra carpe, siluri e abramidi, con alcuni esemplari di grosse dimensioni.
Gli agenti sono saliti sulla barca dei pescatori di frodo nella ricerca delle reti, che purtroppo per la corrente, il buio e la nebbia, non sono state ritrovate, tranne un piccolo tramaglio di venti metri impigliato nei rami di un albero caduto. Uno dei rumeni risiede nella vicina Romagna mentre il secondo è domiciliato in casa dell’amico. Entrambi sono stati scortati presso il comando della Polizia provinciale e sanzionati per 560 euro, pagati immediatamente in contanti. Un’ulteriore sanzione è stata elevata per violazione al Codice della Strada per altri 85 euro.
Sono stati contestati i reati di pesca senza licenza e con attrezzatura non consentita, a uno dei due, e di pesca in acque non consentite, ad entrambi.
“Ancora un plauso agli agenti – dice il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – che proseguono l’impegnativa e faticosa attività di contrasto al fenomeno predatorio attuato quasi sempre da cittadini rumeni. Un doveroso plauso, ne sono certo, al quale si uniscono anche le migliaia di pescatori onesti e rispettosi delle leggi”.