Sabato ultimo appuntamento della rassegna con il Coro da camera del Conservatorio, e i solisti delle classi di Canto e di Organo
FERRARA – Quest’anno, per la prima volta, tra le sedi che ospitano la rassegna Ferrara Organistica, c’è anche l’Abbazia di Pomposa. Sabato 12 giugno alle ore 17 il concerto organistico sarà all’Abbazia risalente al IX secolo, situata nel comune di Codigoro, in provincia di Ferrara, e una delle più importanti di tutto il Nord Italia. Per l’occasione, al concerto partecipa il Coro da camera del Conservatorio Frescobaldi diretto dal docente Manolo Da Rold. Si esibiranno per l’occasione i solisti delle classi di Canto e Organo del Conservatorio, su musiche di Fauré, Saint-Saëns, Franck, Duruflé e Dupré.
Per questo concerto, i posti disponibili sono limitati ed è pertanto necessario scrivere a prenotazioni@consfe.it (prenotazioni a partire dal 20 maggio, vale per l’ordine di arrivo). Con la partecipazione di Elena Pinna (soprano), Angelique Georgiou (soprano) e Anastasia Skënderaj (soprano) ed Ester Ferraro (mezzosoprano) delle Classi di Canto dei docenti Cinzia Forte, Antonella Rondinone e Gloria Banditelli, gli allievi della Classe di Esercitazioni corali di Manolo Da Rold. All’organo gli allievi Maristella Ragnedda, Anna Govoni, Gabriele Martin, Marco Brunelli e Devid Pavanati della Classe di Wladimir Matesic. Coordinamento di Wladimir Matesic.
L’ormai tradizionale rassegna Ferrara Organistica, che ha preso avvio lo scorso 7 maggio e che si conclude proprio con l’appuntamento all’Abbazia di Pomposa, è un progetto del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara in collaborazione con le parrocchie di San Giorgio e Santa Francesca Romana di Ferrara, e la Direzione Beni Museali dell’Emilia Romagna. Ferrara Organistica fa riscoprire la musica nei luoghi più splendidi della città di Ferrara. La rassegna ha compreso quest’anno cinque appuntamenti con la volontà di far scoprire alla cittadinanza la cultura organistica italiana e valorizzare con eventi musicali i pregevoli organi custoditi nelle chiese ferraresi.
Foto: Waladimir Matesic