Il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ha firmato questa mattina un’ordinanza che prevede sanzioni amministrative per chi abbandona in area pubblica mascherine e guanti.
L’ordinanza spiega come pur a fronte di un forte abbattimento della diffusione del contagio, rimane in corso lo stato di emergenza sanitaria e permane in vigore l’ordinanza sindacale che ha imposto l’utilizzo delle mascherine in tutti i luoghi pubblici e nei locali aperti al pubblico.
Il nuovo atto si è reso necessario a fronte di diverse segnalazioni da parte dei cittadini di mascherine e guanti gettati a terra o lasciati nelle aree verdi e nell’ordinanza viene precisato che occorra evitare che una volta utilizzati tali dispositivi di protezione individuale vengano abbandonati e dispersi nell’ambiente, causando contestualmente un rilevante danno ed un potenziale rischio ulteriore per la salute pubblica.
Per questo la nuova ordinanza dispone che con decorrenza 26 maggio 2020 e sino a nuova ordinanza di revoca sia vietato l’abbandono di mascherine e guanti monouso utilizzati per la protezione da COVID-19 in aree pubbliche o aperte al pubblico prevedendo per la violazione della presente Ordinanza una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3.000 euro prevista dall’art. 255, 1° comma, del D.Lgs. 152/2006.
In questi giorni il Comune di Ferrara sta anche cercando con Hera un accordo per sensibilizzare la città al corretto conferimento dei dispositivi.
“E’ importante imparare a convivere con i nuovi dispositivi di protezione individuale ma è necessario anche imparare a non gettarli dove capita, come talvolta è successo in questo periodo. Per questo motivo il Comune di Ferrara, insieme al gestore della raccolta rifiuti Hera Spa, sta lavorando già da tempo a una campagna di sensibilizzazione e di spiegazione delle modalità di corretto conferimento dei DPI usati – spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni – Questa campagna è fondamentale perché, già oggi ma ancor di più nei prossimi mesi, prevediamo una produzione di scarti di mascherine e guanti notevole. Materiali che non possono essere riciclati sia per le sostanze di cui sono composti sia perché potrebbero essere contaminati dal virus in quanto usati da persone asintomatiche positive (quelle positive o in quarantena hanno già un percorso di raccolta apposito). Pertanto la loro destinazione deve necessariamente essere la raccolta indifferenziata, sempre però chiudendo questi presidi in sacchetti resistenti, e mai essere abbandonati sul terreno”.
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