Ferrara: Nel libro di Sandro Tirini la ‘romantica ingenuità’ dell’esploratore Gherardo Monari

146

Martedì 10 gennaio, alle 17, incontro con l’autore nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea
Cover Tirini stampa OK:Layout

FERRARA – Ricostruisce, sulla base di documentazioni inedite, la spedizione di fine ‘800 di ‘Gherardo Monari esploratore in Africa’ il libro di Sandro Tirini che sarà presentato martedì 10 gennaio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ne parlerà con l’autore Daniele Biancardi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
È il 1882 e Gustavo Bianchi, noto esploratore ferrarese, ottiene dal governo italiano l’autorizzazione ad aggregarsi a una missione ufficiale incaricata di siglare un accordo diplomatico con il Negus. Il vero scopo della spedizione, tuttavia, è quello di tentare l’apertura di una via di comunicazione tra la neo-colonia di Assab (in Eritrea) e l’Abissinia (l’odierna Etiopia). Bianchi cerca collaboratori che lo affianchino in questa faticosa impresa ed è qui che entra in scena Gherardo Monari: giovane romantico e sognatore che, desideroso d’avventura e sedotto dalle lusinghe di politici interessati, viene spinto a partire e finanziare gran parte della spedizione. È avvincente il resoconto del viaggio visto attraverso gli occhi di Monari, autore di un diario che è la fonte principale del racconto: i luoghi, le popolazioni incontrate, i costumi, la difficile gestione dei portatori, il Negus e la sua corte, il tutto tratteggiato in modo semplice e diretto come in un affresco di prima mano. La vicenda avrà un esito tragico per gli sfortunati partecipanti, poiché verranno massacrati da una tribù dancala il 9 ottobre 1884. Il volume, avvalendosi di una documentazione varia e per lo più inedita, ricostruisce i fatti e i retroscena della spedizione, portando alla luce le manipolazioni dei politici e documenti assolutamente inediti, tra cui una lettera quasi certamente apocrifa utilizzata dal ministro degli Esteri Stanislao Mancini per scagionarsi da ogni responsabilità sulla sorte di Monari e dei suoi compagni di viaggio.