Un altro punto fondamentale sul quale U.Di.Con. ha interrogato i genitori, è la questione ambientale: il cibo sano e i vegetali, sono fondamentali per la corretta crescita dei ragazzi. Il primo indicatore preso in considerazione nel questionario è la presenza di frutta e verdura nel menu dei ragazzi. I vegetali e la frutta sono quasi sempre inclusi (88,2%), c’è ancora tuttavia una piccola percentuale negativa, che andrebbe colmata il prima possibile (l’11,8% ha risposto negativamente). Non c’è invece unanimità per quanto riguarda la varietà dei cibi proposti. In questo caso, infatti, le opinioni sono contrastanti: per il 52,9% la scuola propone un menu differenziato, ma non è così per il 47,1%. Molte mense, per comodità (e risparmio), tendono ad avere sempre lo stesso menù con le stesse pietanze, ma l’opinione dei genitori a riguardo dimostra, quindi, come per quasi la metà di loro questa non sia una scelta soddisfacente.
E per gli alimenti bio e Km0? Il 53,3% delle famiglie risponde che sono inclusi nel menu, mentre per il 46,7% c’è una presenza insufficiente di queste tipologie di prodotti.
Il sondaggio si sofferma anche sull’importanza di conoscere la provenienza del cibo: il tema risulta importante per una larga fetta di genitori (66,7% vuole saperlo), ma c’è un’alta (e preoccupante) percentuale (il 20%) che indica un ‘no’ come risposta, e che quindi si disinteressa della provenienza del cibo nei piatti dei figli.
Infine, è stato chiesto agli utenti, a domanda aperta, le proposte per migliorare la qualità del servizio alimentare o delle mense scolastiche stesse. Ovviamente le risposte sono state variegate e molteplici, ma sono stati individuati 2 fili conduttori. Il primo è sicuramente il fattore economico: sono in tantissimi i genitori, infatti che percepiscono il costo del pasto per i ragazzi troppo alto per la qualità e le porzioni offerte. L’altro filone riguarda le preferenze dei ragazzi: spesso ostili nei confronti di frutta e verdura o a determinate pietanze presenti nel menù che si rifiutano di consumare. Fra le proposte dei genitori figurano l’eliminazione di questi cibi, in maniera tale da farli mangiare in ogni caso, oppure, nel caso di frutta e verdura, “passarle” o somministrarle sotto forma di composte, almeno per i più piccoli potrebbe essere una soluzione.
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